martedì, Settembre 9, 2025

“Facciamo cultura sulla plastica”: incontro con Rossella Baiocchi di Bama

Rossella Baiocchi, responsabile marketing di Bama, ci guida in una riflessione approfondita sul tema della plastica, spesso al centro di dibattiti ambientali.

In un periodo storico in cui la plasti­ca e il suo smaltimento sono spesso nell’occhio del ciclone, abbiamo vo­luto fare chiarezza parlandone con Rossella Ba­iocchi, responsabile marketing di Bama, azienda che da 45 anni produce proprio articoli in plasti­ca durevoli. Ecco cosa ci ha detto e gli interes­santi spunti della nostra chiacchierata.

Rossella Baiocchi: Quello che vogliamo fare è contribuire a dare un’informazione corretta e spiegare la differenza tra plastica durevole e plastica ‘usa e getta’. Sembra un concetto scontato, ma in realtà non lo è. Ogni anno, con l’arrivo dell’estate, inizia l’attacco mediatico alla plastica, ma il vero problema della plastica è la sua durevolezza e la possibilità che si trasfor­mi in microplastiche se smaltita male. La nostra posizione è chiara: con una corretta raccolta diffe­renziata da parte di tutti, possiamo riciclare que­sto materiale e trasformarlo anche in qualcosa di perenne, come i pannelli isolanti. È una questione culturale, più che di materiale in sé.

Rossella Baiocchi: Esatto! Prendiamo l’acciaio, ad esempio: nel momento in cui viene lavorato, inquina più di tutti a causa delle grandi emissioni di CO2.
Il vetro inquina anch’esso, soprattutto quando viene prodotto o riciclato. In più, il vetro pesa tantissimo, incidendo sul trasporto su gom­ma e aumentando l’inquinamento, cosa che la plastica non fa. Non vogliamo parlare male di questi materiali, ma è fondamentale capi­re che non c’è un materiale intrinsecamente “cattivo” e uno “buono”.
Tutto ha un impatto, e l’attenzione dovrebbe spostarsi su come gestiamo questi materiali a fine vita.

Rossella Baiocchi: Non solo lo spero, ma ne sono convinta. Non vediamo alcun problema nel condividere questa causa con i nostri co­siddetti “concorrenti”; anzi, più siamo, più pos­siamo fare la differenza. L’obiettivo è comune: diffondere consapevolezza e promuovere pra­tiche responsabili.

Rossella Baiocchi: Noi di Bama abbia­mo un impegno costante e pluri­decennale per l’ambiente. Quest’anno abbiamo ultimato l’im­pianto fotovoltaico sulla superficie di 25.000 metri quadrati, che copre circa il 70% del nostro fabbisogno energetico. Questo ci permette un risparmio annuale di 225 tonnel­late di petrolio, 1.000.000 di kWh e 530 tonnellate di CO2, l’equivalente di 26.500 alberi. Inoltre, investiamo costan­temente in macchinari a basso consumo ener­getico; i nostri macchinari sono tutti nuovi e all’avanguardia.
Per quanto riguarda l’energia che non riusciamo ad autoprodurre, la acquistiamo interamente da fonti rinnovabili certificate tramite la Garanzia di Origine (GO). C’è un costo maggiore dietro, ma siamo felici di sostenerlo per utilizzare energia pulita.

Rossella Baiocchi: È una battaglia culturale. Ri­cordo quando c’è stato il boom del film Barbie: nessuno ha parlato di quanto Barbie inquini. Sai perché? Perché Barbie è un giocattolo in­teso per sempre, psicologicamente è “la mia bambola e sarà per sempre la mia bambola”. Lo stesso concetto dovrebbe valere per una bacinella o un’asse da stiro che produciamo: sono oggetti durevoli, fatti per durare nel tem­po. A volte ci si ferma a un pregiudizio, si dà per scontato che una bacinella “inquini” men­tre altri oggetti, magari più dannosi, passano inosservati. Ti faccio un esempio: tempo fa, in fiera, mi è capitato che mi chiedessero di produrre un vaso per limoni biodegradabile. Ho dovuto spiegare che se il vaso è biodegradabi­le, dopo un po’ a causa degli agenti atmosferici tende a disgregarsi e ti resta solo la terra col limone. La realtà è che c’è molta disinformazio­ne su questi temi, ed è proprio su questo che dobbiamo lavorare.

Rossella Baiocchi: Per il prossimo anno, usciremo con una nuova gamma di prodotti completamente diversi rispetto alle gamme attuali, ampliando la nostra offerta. Inoltre, continueremo a impe­gnarci tantissimo nel sociale. Collaboriamo attivamente con l’associazione “I Bambini del­le Fate” e con diversi canili. Mi piace ricorda­re come in soli tre mesi abbiamo raggiunto 100 adozioni da un singolo canile, e ogni cane adottato riceve un kit Bama Pet. Il nostro im­pegno va oltre il prodotto, abbracciando una responsabilità a 360 gradi verso la società e il benessere comune.

www.bamagroup.com

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