Agrofarmaci a uso non professionale: prorogato di 18 mesi il periodo transitorio per la vendita

Il divieto del 2 maggio 2020 per gli agrofarmaci a uso non professionale è stato prorogato al 2 novembre 2021. Il tempo necessario per apportare le dovute modifiche a un decreto che rischiava di essere il più severo d’Europa. Si attende ora la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Prorogato il periodo transitorio di vendita degli agrofarmaci a uso non professionale

Con il voto dell’Aula del Senato di ieri, è stato approvato il Decreto Fiscale che contiene l’art 55-ter (disciplina dell’uso dei prodotti fitosanitari da parte degli utilizzatori non professionali) che stabilisce che “i prodotti fitosanitari, autorizzati per il trattamento delle piante ornamentali e dei fiori da balcone, siano provvisoriamente consentiti per l’uso non professionale, per 42 mesi dalla data di entrata in vigore del predetto decreto (1° maggio 2018)”. Portando così da 24 a 42 mesi l’entrata in vigore del decreto nr 33/2018 del Ministero della Salute: 18 mesi di proroga, che spostano la scadenza dal 2 maggio 2020 al 2 novembre 2021.

Si tratta di un successo politico importante ottenuto dall’attività di Agrofarma e da Promogiardinaggio.

“Ringraziamo tutte le Istituzioni per l’attenzione e la sensibilità dimostrate in queste settimane di intenso lavoro, sia a livello governativo che parlamentare – ha dichiarato Ugo Toppi, presidente di Promogiardinaggio. Questo risultato permetterà a tutti gli amanti del verde di continuare a poter coltivare la loro passione e al contempo la salvezza di un mercato che costituisce un’eccellenza nel panorama italiano ed europeo da anni”.

Il comunicato di Promogiardinaggio sottolinea anche “l’esigenza di riprendere speditamente i lavori per la revisione dell’allegato tecnico del DM 33/2018 e arrivare presto a una soluzione definitiva”. L’obiettivo della proroga di 18 mesi nasce infatti dall’esigenza di modificare i criteri di selezione degli agrofarmaci indicati nel DM 33/2018 e nel suo Allegato tecnico, in modo da renderli meno penalizzanti e allineati con gli altri paesi europei.

È stato salvato un mercato da 50 milioni di euro

Ricordiamo che l’entrata in vigore del Decreto nr 33 del Ministero della Salute del 22/1/2018 (“Regolamento sulle misure e requisiti dei prodotti fitosanitari per un uso sicuro da parte degli utilizzatori non professionali”) ha introdotto un periodo transitorio di 24 mesi (dal 2 maggio 2018 al 2 maggio 2020) per la commercializzazione dei prodotti a uso non professionale. Al termine di questo periodo saranno consentiti esclusivamente prodotti, PFnPO e PFnPE, conformi ai requisiti e ai criteri di valutazione inseriti nell’Allegato tecnico del Regolamento.

Il problema nasce dall’Allegato tecnico che ha criteri di giudizio troppo stringenti: sicuramente è tra i più severi in Europa, come ha dimostrato uno studio di Promogiardinaggio presentato nel convegno del 22 febbraio a Myplant & Garden, e arriva addirittura a vietare l’uso dei prodotti consentiti in agricoltura biologica. Che nel resto d’Europa vengono promossi come alternativa alla “chimica” e non certo vietati.

La proroga è quindi necessaria per riaprire un tavolo di lavoro e modificare l’Allegato tecnico in modo da renderlo più omogeno alla legislazione europea. Dove le norme mirano a limitare (non vietare) l’uso di agrofarmaci da parte degli utilizzatori non professionali senza patentino e a promuovere (non vietare) le soluzioni consentite in agricoltura biologica.

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