Agrofarmaci per hobbisti: tutti concordi sulla proroga del DM 33-2018

La scadenza del 2 novembre è vicina ma la mancata proroga dell’entrata in vigore del DM 33-2018 non dipende da una posizione contraria del governo, ma dalle priorità imposte dall’emergenza sanitaria. Agrofarma e Promogiardinaggio intervengono per fare chiarezza a favore degli operatori.

Agrofarmaci per hobbisti: tutti concordi sulla proroga del DM 33-2018

Il 2 novembre scadono le “misure transitorie” che autorizzano provvisoriamente la vendita di agrofarmaci agli utilizzatori non professionali, cioè gli hobbisti.

L’entrata in vigore del contestato Decreto del Ministero della Salute nr 33 del gennaio 2018 (Regolamento sulle misure e sui requisiti dei prodotti fitosanitari per un uso sicuro da parte di operatori non professionali) era prevista per il 2 maggio 2020 e il 24 dicembre 2019 è già stata prorogata di 18 mesi fino al 2 novembre 2021. Un periodo allora considerato necessario per accogliere le proposte di miglioramento suggerite dalle associazioni di categoria. Purtroppo dopo poche settimane l’Italia è stata stravolta dall’emergenza Coronavirus e negli ultimi 18 mesi il Ministero della Salute è stato impegnato su altri fronti, accantonando questa tematica.

Però il calendario scorre e – ad oggi (è il 13 ottobre mentre stiamo scrivendo) – non c’è traccia di una proroga e dal 2 novembre rischia di entrare in vigore un regolamento che cancella più del 90% degli agrofarmaci che utilizzano abitualmente gli hobbisti. Anche quelli consentiti in agricoltura biologica.

Non c’è una posizione ostativa

Per fare chiarezza a favore degli imprenditori della filiera è scesa in campo per prima Agrofarma-Federchimica il 21 settembre con una nota informativa in cui precisava che: “Da tempo Agrofarma, insieme alle principali Organizzazioni di settore, si è attivata per la richiesta e la formalizzazione di un’ulteriore proroga richiesta da tutti gli attori del settore – imprese produttrici, distributori e rivenditori – che garantisca un’adeguata disponibilità di prodotti per la protezione degli orti e dei giardini hobbistici, tutelando, al contempo, la salute umana e ambientale. É tutt’ora in corso una interlocuzione con le Istituzioni e gli Organismi competenti per la formalizzazione di tale provvedimento; formalizzazione che ha subìto un forte rallentamento a causa esclusivamente della situazione emergenziale in atto e non a posizioni ostative da parte degli interlocutori istituzionali.

Lo stesso messaggio è stato diffuso anche dall’associazione Promogiardinaggio, in un comunicato del 29 settembre: “Insieme ad altre associazioni di categoria, Promogiardinaggio, per tutelare gli operatori e gli hobbisti, è coinvolta da anni nelle attività di interlocuzione con le autorità competenti con l’obiettivo di modificare il Decreto del 22 gennaio 2018 n. 33. La discussione ha subìto grandi ritardi a causa dell’insorgenza della pandemia, rendendo necessaria una proroga della scadenza del 2 novembre. Questo provvedimento non si è ancora concretizzato solo a causa della situazione emergenziale in atto e non per posizioni contrarie da parte delle Istituzioni coinvolte nella discussione. Pur consapevoli di questa obiettiva difficoltà, Promogiardinaggio ha provato, nell’ambito della conversione in legge di tutti gli ultimi decreti legge emergenziali, a sensibilizzare il decisore circa l’opportunità di disporre una proroga sempre più urgente, ottenendo anche la presentazione di più emendamenti in questo senso, da parte di pressoché tutte le forze politiche. Purtroppo, a causa della richiesta coerenza di materia, non è stato possibile approvare le proposte, che testimoniano comunque l’attenzione del Parlamento e del Governo al nostro tema”.

Cosa succederà?

La prima proroga di 18 mesi che ha scongiurato l’entrata in vigore il 2 maggio 2020, è stata decisa il 24 dicembre 2019 nell’ambito del Decreto fiscale. Nel dicembre 2020, pur essendo previsto nel cosiddetto Decreto Milleproroghe, l’emendamento di proroga è stato coinvolto nei “tagli” apportati in concomitanza con il cambio di governo.

Molto probabilmente dovremo aspettare la Legge di Bilancio per avere un nuovo strumento legislativo adeguato ad autorizzare la proroga, ma tale provvedimento è previsto oltre la scadenza del 2 novembre quindi associazioni e istituzioni si stanno adoperando per trovare una soluzione “ponte” che garantisca continuità.

Vi terremo informati!

www.agrofarma.federchimica.it
www.promogiardinaggio.org

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