mercoledì, Luglio 9, 2025

Greenitaly: a Parma va in scena lo spettacolo del paesaggio

Il 15 ottobre aprirà i battenti la prima edizione di Greenitaly a Parma, il nuovo salone del florovivaismo. Abbiamo incontrato Gloria Oppici, brand manager di Fiere di Parma e project leader di Greenitaly.

Nel quartiere fieristico della città di Parma si terrà dal 15 al 17 ottobre la prima edizione di Greenitaly, Salone del Florovivaismo e del Paesaggio riservato agli operatori del settore. Greenitaly si svolgerà in concomitanza con l’edizione autunnale di Mer­cante in Fiera, un must della fiera emiliana. I vi­sitatori professionali, come architetti, designer e retailer, avranno così l’opportunità di visitare entrambe le mostre.

Fiere di Parma metterà a disposizione di Greeni­taly non dei padiglioni qualsiasi, ma il Palaverdi, una location multifunzionale e moderna, che può trasformarsi rapidamente in un layout fie­ristico, uno spazio per eventi, cene e sfilate, ma anche il teatro più grande d’Italia. Senza contare, a proposito di florovivaismo, il recente progetto di riqualificazione verde del quartiere fieristico parmense firmato dall’architetto João Ferreira Nunes.

Accanto a una visione fieristica innovativa, un plus della nuova Greenitaly è senza dubbio lo sto­rico rapporto di collaborazione tra Fiere di Parma e Ita Italian Trade Agency, meglio nota come Ice, per l’incoming di buyer internazionali nel merca­to alimentare. Fiere di Parma con le mostre Ci­bus e Tuttofood è infatti leader indiscusso nelle fiere dedicate al food. Un’esperienza che vuole trasferire anche nel mercato florovivaistico per trasformare Greenitaly nel punto di riferimento del verde made in Italy a livello internazionale.

Per conoscere in anteprima i temi della nuova mostra dedicata al florovivaismo e al paesaggio, abbiamo incontrato Gloria Oppici, brand manager di Fiere di Parma e project leader di Greenitaly.

Greenitaly a Parma

Un teatro per lo spettacolo del verde

Gloria Oppici, brand manager di Fiere di Parma e project leader di Greenitaly.

Gloria Oppici: Nell’arco di 200 km da Parma abbiamo il 75% del Pil italiano. La location è comoda da raggiungere da tutte le regioni e contiamo di offrire l’ospitalità di ottima quali­tà che ci contraddistingue.

Gloria Oppici: Di padiglioni ne abbiamo tanti ma ho scelto di mettere a disposizione il palco­scenico migliore per il florovivaismo italiano e il made in Italy di questo settore; fatto anche di pavimentazioni, impianti di irrigazione, si­stemi di costruzione e tante altre eccellenze. Abbiamo messo a disposizione il più grande teatro d’Italia perché vogliamo mettere in scena il meglio della Green Italy. Nel padiglione centrale terremo vivo il palco degli spettacoli e abbiamo in programma una serie di attività. L’aspetto di te­atralizzazione viene mantenuto non solo come story telling ma anche nel layout della fiera.

Gloria Oppici: Il padiglione si sviluppa su 15.000 mq lordi, dei quali 5.000 mq saranno dedicati all’area espositiva netta. Nel Palaverdi realizze­remo anche tre sale convegni, la buyers lounge e gli uffici di segreteria.
Ci sarà un doppio accesso: dall’Ingresso Sud adiacente al padiglione 4 e dall’Ingresso Ovest Uno vicino alla maggior parte dei parcheggi. Abbiamo previsto due gallerie verdi che condur­ranno i visitatori verso il teatro: già dall’esterno inizieremo a parlare di verde e di quello che ac­cade a Greenitaly.

Greenitaly a Parma

Gloria Oppici: Ita Italian Trade Agency supporta Fiere di Parma in questo progetto con l’attività di incoming di buyer internazionali, da buona parte dell’Europa e dai paesi del Medio Oriente. Abbia­mo iniziato questa attività da molti mesi e a oggi abbiamo già selezionato, tra i tanti profili pro­posti, un centinaio di professionisti esteri che parteciperanno a Greenitaly. Ma sono destinati ad aumentare poiché il progetto di incoming ter­minerà a settembre. Alla delegazione dei buyer esteri si aggiungeranno una ventina di giornali­sti internazionali.
Inoltre abbiamo organizzato un tour internazio­nale, con conferenze stampa a Parigi e all’amba­sciata italiana a Londra, che ha riscosso molto interesse. Abbiamo incontrato gli organizzatori del Chelsea Flower Show e della francese Jardins- Jardin che sono stati invitati a Parma a visitare la manifestazione. Sia i pubblici amministratori con cui ho parlato a Londra, sia il responsabile del verde della municipalità di Parigi hanno evi­denziato gli stessi problemi: gli impollinatori, gli uccelli, la biodiversità, con delle differenze di so­luzione tra ogni paese date dal modello culturale. Per esempio a Parigi il 40% degli alberi che pian­ta la municipalità sono autoprodotti dall’Ecole du Breuil, che è un istituto di formazione ma anche un vivaio. La responsabile dell’Ecole du Breuil è già stata nostra ospite ed è stata invitata anche in questa edizione. Anche in Italia, grazie ai fondi del Pnrr, sono stati ristrutturati molti parchi sto­rici e 12 Regioni hanno formato 1.200 giardinieri d’arte. Le sfide di oggi richiedono delle professiona­lità con una formazione specifica. E secondo me anche trovare un luogo in cui parlare di queste tematiche per fare un minimo di programmazio­ne può essere interessante.

Gloria Oppici: La nostra conoscenza del settore alimentare, unita all’esperienza pluriennale di Cibus e Tuttofood, ci permette di poter identifi­care e coinvolgere i buyer di questo segmento, tradizionalmente meno presente alle fiere de­dicate al florovivaismo. Stiamo creando delle collaborazioni con insegne che lavorano con noi ad ampio raggio sulle fiere più tipicamente food e confidiamo di avere un pubblico qualifi­cato tra i buyer della Gdo a Greenitaly.
Intendiamo inoltre fare un invito mirato di Gre­enitaly a tutto il database dei buyer che han­no manifestato interesse per questo tipo di prodotti, creando delle sinergie e opportunità di business. La collaborazione tra Greenitaly e Cibus non si ferma ai buyer: vogliamo coinvolge­re anche i nostri espositori, grandi imprese che spesso affrontano progetti di real estate o di re-green delle loro sedi.

Greenitaly a Parma: la fiera del futuro

Gloria Oppici: La principale difficoltà è legata alla prima edizione. Il progetto piace molto ma manca uno storico di espositori. Il nostro obiet­tivo è di organizzare una fiera con una ricerca della domanda ben mirata e un’offerta costruita in modo coerente.

Gloria Oppici: Concordo: le fiere son fatte dagli espositori! Io sono pirandelliana: sono come tu mi vuoi. In Fiere di Parma siamo abituati a lavorare su un modello di fiera con un paradigma molto orientato sulla domanda. La fiera si costruisce sulle informazioni che ci danno gli espositori, in merito ai loro obiettivi di partecipazione e alle loro richieste. La fiera “lavora” per l’espositore, dalla ricerca dei compratori alla partecipazione in fiera. Spesso si fa fatica, perché molte azien­de vivono la fiera solo come una vetrina. Invece il modello delle fiere del futuro è del tutto diverso: lo dico perché abbiamo appena chiuso Tuttofood a Milano con risultati incredibili in termini di gra­dimento dei visitatori internazionali.

Gloria Oppici: Sicuramente quest’anno sarà un investimento per noi. Greenitaly si fa a beneficio di un settore agricolo che riteniamo importante e rappresenta un completamento della nostra offerta food. Non è un’ossessione paranoica, c’è un motivo perché ci teniamo tanto! Secondo me è una scel­ta strategica sul futuro e sono ottimista perché abbiamo riscontrato grande interesse sia nel tour internazionale sia negli incontri in Italia. Lo svi­luppo delle grandi città nel Novecento ha calpestato giardini storici e limitato gli spazi verdi: oggi il tema del dialogo tra il centro e la periferia passa anche dal ripristino del paesaggio che ha anche un aspetto so­ciologico. Il futuro è delle contaminazioni.

www.greenitaly.net

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