mercoledì, Ottobre 9, 2024

I robot tagliaerba fanno bene all’ambiente

“Il robot tagliaerba può fare la differenza?”. È questo il titolo di un incontro organizzato da Husqvarna a Myplant & Garden, durante il quale diversi relatori hanno illustrato i benefici, anche ambientali, del taglio automatico del manto erboso.

Lo scorso 23 febbraio, durante l’ottava edizione di Myplant & Garden, Husqvarna ha organizzato un incontro dal titolo “Il robot tagliaerba può fare la differenza?” in cui si è discusso di scelte sostenibili applicate alla gestione dei manti erbosi.

Quattro i relatori presenti: Silvia Bentoglio ha parlato di scelte legate alla sostenibilità nella sua azienda Bentoglio e Zambetti, che si occupa di produzione e vendita diretta di prato in rotoli; Marco Volterrani e Simone Magni – docenti al Certes dell’Università di Pisa – hanno portato l’esempio della transizione ecologica mediante il taglio robotizzato delle varie zone verdi di Piazza dei Miracoli a Pisa; infine è stato i turno di Daniele Pesavento, business development manager di Husqvarna, con un intervento dal titolo: “Husqvarna ‘Sustainovate’: salvaguardia della biodiversità e riduzione di CO2. . Azioni concrete per un impegno sempre più effettivo nella tutela del verde”.

Silvia Bentoglio ha raccontato che nell’azienda in cui lavora sono in produzione su 8 ettari due tipologie di prato: la prima è “classica e ornamentale”, caratterizzata da una struttura fine ed elegante, mentre la seconda è più “rustica e resistente al calpestio”, costituita da una lamina fogliare più espansa e una minore necessità di acqua. Oltre all’utilizzo di prodotti biotecnologici per la fertilità del terreno, l’azienda dallo scorso anno si è convertita al taglio robotizzato affidando al modello Husqvarna Ceora la cura automatizzata di parte della propria superficie erbosa, con numerosi benefici. Da un miglior accestimento – ovvero il periodo in cui la pianta erbacea si riproduce lateralmente con un miglior sviluppo radicale  – ad una minore presenza di infestanti, passando per un risparmio a livello di gasolio e maggior tempo libero da dedicare ad altre attività. I tagli, infine, sono stati frequenti e realizzati anche in caso di condizioni atmosferiche avverse.

Marco Volterrani e Simone Magni, invece, hanno portato un “caso pratico” riguardante il taglio robotizzato dei prati di Piazza dei Miracoli a Pisa. Il tipo di taglio attuato da diversi modelli di robot Husqvarna Automower, sia professionali sia per superfici d’erba più ridotte, risulta ottimale in quanto consente di asportare una quota della superficie fotosintetizzante che produce uno stress “tollerabile” per la pianta. Il taglio viene realizzato giornalmente, con un’altezza e un Lai (Leaf Area Index) costante. Con un tagliaerba tradizionale, invece, il taglio sarebbe a cadenza settimanale, con un’altezza e un Lai variabili. L’elevata frequenza di taglio, inoltre, ottimizza le reazioni della pianta e la qualità estetica del tappeto erboso secondo i parametri di densità, tessitura, infestanti e clipping. Il lavoro svolto dai robot tagliaerba, quindi, viene ancor più apprezzato in quanto, oltre a donare un’elevata qualità del tappeto erboso, non emette emissioni ed è in grado di lavorare silenziosamente, di notte e di giorno, senza disturbare i milioni di visitatori che giungono da tutto il mondo per visitare questo polo ricco di tesori di arte medievale e rinascimentale.

Infine, il business development manager Daniele Pesavento ha illustrato l’impegno ambientale di Husqvarna: da nuove linee con prodotti a batteria a soluzioni che sfruttano l’intelligenza artificiale, passando per innovazioni circolari e per la sensibilizzazione all’uso intelligente delle risorse disponibili. Un approccio strategico che prende il nome di “Sustainovate” e che punta a integrare la sostenibilità in tutti i processi aziendali e che guida le attività a essi connesse.

Ricollegandosi al titolo dell’incontro, “Il robot tagliaerba può fare la differenza?”, la risposta è affermativa per quanto riguarda il taglio, le emissioni e la biodiversità. Un esempio è la “Rewilding Mode” per la rinaturalizzazione del giardino. Un’innovativa funzione, che può essere installata su alcuni modelli di Automower Husqvarna e che utilizza il Gps per lasciare il 10% del prato “incolto”, in modo tale che gli insetti impollinatori svolgano il proprio naturale lavoro, favorendo la biodiversità.

www.husqvarna.it

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