La prima edizione di Myplant & Garden Middle East, organizzata dal 15 al 17 novembre a Dubai, ha segnato un passo importante per l’internazionalizzazione delle filiere del verde, attirando operatori qualificati e rappresentanti istituzionali da numerosi paesi. L’evento, organizzato da Ieg Middle East e V Group, ha goduto del patrocinio del Ministero del Cambiamento Climatico e dell’Ambiente degli Emirati Arabi Uniti e del supporto di diverse istituzioni italiane e internazionali.
Fin dall’apertura è emersa l’intenzione di collocare la manifestazione all’interno delle strategie regionali legate alla sostenibilità. I rappresentanti governativi hanno sottolineato come florovivaismo e landscape design possano contribuire in modo concreto alla qualità della vita urbana, alla costruzione di corridoi ecologici e alla resilienza climatica, in linea con piani come l’Uae Green Agenda 2030 e il Dubai Urban Master Plan 2040.
La fiera ha riunito oltre cento brand internazionali, distribuiti in una settantina di stand su circa 4.000 mq. Le aziende presenti – provenienti in larga parte da Unione Europea ed Emirati Arabi Uniti, ma anche da Asia e Medio Oriente – hanno portato produzioni vivaistiche, soluzioni per il verde urbano, tecnologie per l’irrigazione efficiente, sistemi smart e varietà vegetali adatte ai climi aridi. Temi, questi, particolarmente rilevanti per i Paesi del Golfo, impegnati a incrementare il verde urbano e a migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse idriche.
La partecipazione di delegazioni di buyer dai paesi Gcc (Consiglio di Cooperazione del Golfo), insieme a rappresentanti di Cina e India, ha confermato l’orientamento internazionale della manifestazione. Il dinamismo della regione, del resto, è sostenuto da investimenti in crescita: il mercato del paesaggio in Medio Oriente potrebbe superare i 20 miliardi di dollari entro il 2026 e raggiungere i 35,5 miliardi entro il 2030.
Aziende leader del landscaping mediorientale presenti in fiera hanno evidenziato una domanda in forte aumento per soluzioni efficienti, varietà desertiche e sistemi basati su intelligenza artificiale. Molte tecnologie esposte promettono riduzioni significative nei consumi idrici e nei costi operativi, aspetto chiave in un’area dove la disponibilità di acqua rappresenta una sfida strutturale.
Oltre all’area espositiva, conferenze e tavole rotonde hanno affrontato temi come mitigazione delle temperature, desertificazione, biodiversità urbana e design circolare. L’intervento di esperti e rappresentanti di associazioni internazionali ha arricchito il confronto tecnico, confermando la dimensione di piattaforma professionale dell’evento.
Secondo gli organizzatori, la qualità degli incontri, la partecipazione internazionale e la crescente attenzione al verde nei paesi del Golfo hanno consolidato questa prima edizione di Myplant & Garden Middle East come un nuovo punto di riferimento per il settore nella regione.
L’appuntamento è già fissato per ottobre 2026, con un ampliamento previsto dell’area espositiva e del programma di incontri.































