Forte di un impegno nato negli anni sessanta, oggi Copyr è leader nell’impiego di Piretro in Europa. Abbiamo incontrato Graziano Vezzulli, neo country manager di Copyr, azienda italiana del gruppo Zelnova.
Copyr è stata fondata nel 1961 con una missione allora avveniristica: combattere gli insetti infestanti con soluzioni a base di Piretro, un principio attivo di origine naturale e ammesso in agricoltura biologica. Lo stesso brand Copyr cela l’acronimo Compagnia del Piretro. L’intuizione preventiva delle potenzialità del biologico, in anni in cui la chimica era di libera vendita, e l’esperienza ultra sessantennale collocano oggi Copyr in un ruolo primario nel mercato del Piretro. Opera col marchio Copyr ma realizza anche private label per terzi e molti dei prodotti a base di Piretro presenti in commercio sono riconducibili all’azienda.
Dal 2006 fa parte del gruppo multinazionale spagnolo Zelnova Zeltia e opera principalmente in 6 diversi mercati: Pest Control (disinfestazione professionale), Horeca, Industria, Agricoltura biologica, Home & Garden e Largo Consumo. Nel gardening le soluzioni a brand Copyr sono affiancate dalla linea Fortyl per la nutrizione e la protezione delle piante e dalla gamma Casa Jardin per la difesa della casa e del giardino.
Dallo scorso settembre Copyr ha un nuovo country manager: si tratta di Graziano Vezzulli, che dovrà affrontare il potenziamento dell’azienda sul mercato italiano e su quelli internazionali. Lo abbiamo incontrato.
Naturali dal 1961
Possiamo tracciare un bilancio di questi primi sei mesi? Come è nato il contatto con Copyr?
Graziano Vezzulli: Il bilancio è assolutamente positivo e per me è un po’ un’esperienza nuova: sono laureato in chimica industriale e ho sempre seguito la parte commerciale, con ruoli e responsabilità crescenti, in questo mondo. Ma sono sempre stato un passo indietro nella catena del valore rispetto a Copyr: nel senso che ho sempre venduto materie prime e non prodotti finiti.
La conoscenza con Zelnova risale a qualche anno fa, poiché ho lavorato presso uno dei principali fornitori di materie prime e la scorsa primavera mi hanno proposto di ricoprire questa posizione: non posso dire che mi trovavo male dov’ero, ma il mondo degli insetticidi a uso domestico e dei biocidi in generale ha un fascino davvero particolare. La chimica di base ha margini più compressi e, diciamo, è meno divertente!
Copyr ha iniziato a parlare di difesa biologica in tempi non sospetti: quanto è importante oggi questo vantaggio competitivo?
Graziano Vezzulli: Ottant’anni fa usavano il Piretro perché funzionava e non c’erano grosse alternative: perciò Copyr nacque in quegli anni. Poi ci sono stati 30/40 anni di prodotti super efficaci, anche se non ottimali per la salute, ma quello si è scoperto solo dopo. Sicuramente in quegli anni eravamo considerati “matti”: perché importare, oltretutto da paesi non così stabili, qualcosa di molto caro, quando ci sono dei bellissimi reattori chimici che costano meno? Eravamo gli unici a pensare che forse si stava esagerando…
Il paradosso delle normative
Oggi viviamo il paradosso di normative che addirittura limitano l’uso e l’acquisto da parte degli hobbisti anche di sostanze naturali come il Piretro, consentite in agricoltura biologica…
Graziano Vezzulli: Negli ultimi anni si è assistito a un cambiamento significativo nell’approccio normativo. In passato c’era una certa tolleranza, oggi si adotta un principio di maggiore cautela. L’orientamento attuale tende a privilegiare la precauzione: anche in assenza di prove concrete di dannosità, alcuni principi attivi vengono comunque ritirati dal mercato, sulla base della disponibilità di alternative ritenute più sicure. Tuttavia, nel tempo, molte di queste alternative sono scomparse: la bioalletrina, la dialletrina, la tetrametrina, e persino la transflutrina, considerata tra le più sicure, è stata recentemente dismessa. Questo rende il contesto più complesso per chi opera nel settore, ma c’è un aspetto positivo.
Quale?
Graziano Vezzulli: Alzare i limiti e fare le strade sempre più strette spinge le aziende ad aguzzare l’ingegno. Più la strada diventa impervia e più le aziende piccole e non strutturate escono dal mercato: si spostano su mercati più facili o vengono assorbite da altre. Quindi più un’azienda è strutturata e meglio è. D’altro canto, il rischio che si stia stringendo troppo la strada oggi è oggettivamente palpabile. Questa è una verità.
Con la crescita delle temperature del pianeta, in particolare in Italia, assisteremo a un aumento degli insetti, alcuni “alieni” come è già avvenuto. Sui biocidi c’è anche un problema di salute pubblica: stringere troppo la corda non rischia di lasciare le famiglie senza difese?
Graziano Vezzulli: Non credo che il Piretro avrà e potrà mai avere delle problematiche di questo tipo. Sicuramente dovremo affrontare investimenti molto importanti per la ri-registrazione del principio attivo e delle formulazioni, ma non riesco proprio a immaginare il Piretro bandito. Anche perché cozza contro il pensiero della gente comune: se è naturale, non può far male.
Eppure alcune soluzioni consentite in agricoltura biologica sono oggi vietate agli hobbisti…
Graziano Vezzulli: Per i biocidi si tratta di scegliere il male minore: rischio di essere punto da una zanzara, l’insetto che provoca più morti tra gli uomini ogni anno, o uso un prodotto che la tiene lontana? Negli ultimi anni c’è stata una demonizzazione della chimica che ha limitato lo sviluppo di qualsiasi soluzione posta sul mercato.
Noi, avendo cominciato da “alieni” sessant’anni fa con la difesa biologica, abbiamo comunque un vantaggio rispetto alle altre aziende che si sono scoperte “green”, sostenibili e amanti del Piretro solo negli ultimi anni. Oggi è bello essere i primi ma dobbiamo continuare a crescere per mantenere il primato.

Rinforzare la leadership con nuovi investimenti

Quali sono i progetti futuri nell’home&garden?
Graziano Vezzulli: Copyr è una business unit di Zelnova: un brand molto forte in Spagna, fondato nel 1939, con un fatturato di 90 milioni di euro e l’80% dell’offerta prodotta internamente. In questi anni abbiamo previsto un investimento vicino ai 10 milioni di euro per focalizzarci il più possibile sul nostro core business, cioè il Piretro.
Negli ultimi anni abbiamo allargato un po’ l’offerta verso altre soluzioni, ma se diventi un generalista e perdi il focus diventi uno dei tanti. In futuro investiremo maggiormente su soluzioni prodotte da noi e con nostre registrazioni, uniche ed esclusive in Europa.
Realizzate anche private label e spesso siete partner di molti importanti brand: avete una visione privilegiata degli orientamenti del mercato?
Graziano Vezzulli: Siamo l’azienda che a livello europeo consuma ampiamente più Piretro. È chiaro che una storia lunga più di 60 anni e un know-how ultradecennale sul Piretro rappresentano un vantaggio. Ma non dobbiamo fermarci: abbiamo investito e stiamo investendo molti milioni di euro per sostenere e ri-registrare le nostre formulazioni. Nel 90% dei casi totalmente o parzialmente a base di Piretro. È un lavoro oneroso per l’impegno sia personale sia economico, ma necessario: succede in tutti i settori quando si alzano i requisiti.