martedì, Dicembre 16, 2025

Verso la decima edizione di Myplant & Garden

Dal 18 al 20 febbraio 2026 a Milano si terrà la decima edizione di Myplant & Garden. Per conoscere in anticipo le novità abbiamo incontrato Valeria Randazzo, exhibition manager della mostra milanese.

decima edizione di Myplant
Valeria Randazzo, exhibition manager di Myplant & Garden.

Dieci anni fa, nel febbraio 2015, un pool di imprese del settore diede vita al Consorzio Myplant & Garden con l’o­biettivo di creare una nuova e più dinamica ma­nifestazione fieristica dedicata al mercato del florovivaismo. Le crisi economiche e finanziarie di quegli anni avevano praticamente azzerato l’offerta fieristica specializzata nel verde e nel gardening in Italia e l’obiettivo del Consorzio era essenzialmente di colmare questa lacuna, in una piazza più moderna e comoda per i buyer internazionali come la città di Milano.

Da allora Myplant & Garden International Green Expo ha consolidato di anno in anno la sua im­portanza, ampliando gli spazi espositivi, il nu­mero degli espositori e la partecipazione dei visitatori specializzati. Le imprese che hanno scelto Milano per esporre le proprie novità sono passate dalle 300 della prima edizione alle 810 dell’ultima. Allo stesso tempo i visitatori sono cresciuti da 7.500 a 27.000.

È bene ricordare che quest’anno gli organizza­tori hanno doppiato l’esperienza milanese con l’organizzazione a Dubai della 1a edizione di Myplant & Garden Middle East. Una manifestazio­ne ambiziosa voluta per aiutare lo sviluppo del florovivaismo e del paesaggismo made in Italy nel florido mercato del Medio Oriente.

Nel 2026 si terrà la 10a edizione di Myplant & Garden: sarebbe stata la 12a ma il Covid ha ob­bligato all’annullamento delle edizioni del 2020, praticamente concomitante con lo scoppio della pandemia nel febbraio di quell’anno, e del 2021. Per conoscere in anteprima le novità dell’edizio­ne 2026 abbiamo incontrato Valeria Randazzo, exhibition manager di Myplant & Garden.

L’esperienza a Dubai

Valeria Randazzo: Myplant Middle East, con tutte le difficoltà legate a un debutto fieristico a 6.000 km di distanza, ha lasciato un bel segno e lanciato un forte segnale. Hanno partecipato più di 100 mar­chi, suddivisi in una settantina di stand e spazi immersivi. Un dato importante, perché se da un lato gli stand erano molto curati, dall’altro abbia­mo notato grandi sforzi, e risultati, nella volontà di tutte le aziende di mettersi in mostra con un abito elegante. Il grosso delle aziende era egualmente suddiviso tra Europa ed Emirati, il 20% rimanente proveniva da Sri Lanka, Turchia, Svizzera, Tailan­dia, India e Cina. A Dubai abbiamo potuto contare sull’expertise degli uffici di Ieg Middle East, l’ap­poggio dell’Agenzia Ita e di altri attori sul territorio. Alcuni grandi nomi della costruzione del paesag­gio, attivi nell’intera regione mediorientale, hanno scelto di essere nostri partner e advisor; il confe­rimento di patrocini istituzionali di primo livello e l’altissima qualità dei panel degli incontri ci hanno garantito ulteriore credibilità. Buona la prima e andiamo avanti: a ottobre 2026 ci sarà la seconda edizione, il rebooking è già iniziato bene.

decima edizione di Myplant

Valeria Randazzo: Un’edizione pilota è utilissima per imparare, confermare, reindirizzare, riorganizza­re, rinsaldare. E misurare quanto poter lanciare il cuore oltre i tanti ostacoli: logistici, organizzativi, comunicativi, economici, amministrativi, norma­tivi, per cominciare. Abbiamo appreso tantissimo in questo anno e mezzo di preparazione: abbiamo studiato il mercato locale, ossia di tutta la regione mediorientale e abbiamo trovato una fortissima com­patibilità con le produzioni florovivaistiche mediterra­nee. Abbiamo colto le potenzialità di un mercato in continuo sviluppo che ha fame di prodotti, servi­zi, soluzioni e professionalità di qualità. In questo quadro, il made in Italy può e deve giocare un ruolo da protagonista: quello che sta passando è un treno di occasioni sterminate, come incredibili sono i progetti in atto. E il made in Italy è realmente ricercato e ap­prezzato. Sembra paradossale, guardando le pian­te geografiche, ma tutta la regione sta investendo concretamente nel verde, nella forestazione, nella bellezza dei territori. Con ritmi di realizzazione per noi inimmaginabili. A Milano, il made in Italy è il protagonista assoluto dell’esposizione e ogni anno cerchiamo di metterlo in mostra al meglio delle sue capacità: basti pensare per esempio agli sfor­zi che mettiamo in campo per valorizzare il fiore italiano. E in questo siamo supportati da Assofloro e da altre realtà importanti del comparto. In Medio Oriente abbiamo portato su un palmo di mano il prodotto e il saper fare italiano, ma con un obiet­tivo di fondo diverso, ossia la valorizzazione del prodotto florovivaistico mediterraneo ed europeo e delle filiere che lo sostengono: tecnologiche, dell’innovazione, meccaniche, dei servizi. Questo insieme di soluzioni, ecco il ponte gettato su quelle sponde, si è confrontato con un mercato del paesag­gio e con le politiche di cambiamento e sostenibilità che richiedono all’Italia e all’Europa un aiuto, offrendo accesso a un mercato incredibilmente ricco.

Valeria Randazzo: A ottobre 2026, senza dubbio. Stiamo cercando l’incastro giusto per la prossi­ma tregiorni, abbiamo individuato delle date e stiamo facendo, insieme ai nostri referenti locali, tutti i ragionamenti del caso.

Decima edizione di Myplant & Garden

Valeria Randazzo: L’obiettivo, già nel 2015, era di dare forma a una grande fiera, nella quale qualun­que operatore del comparto in cerca di qualsiasi soluzione trovasse ciò di cui avesse bisogno, sco­prendo di poter contare su quanto di meglio, più proficuo, innovativo e affidabile si potesse trovare sul mercato. È un cammino a ostacoli che da 10 edizioni percorriamo convinti, con l’aiuto dei nostri partner e dei nostri espositori.
Riavvolgendo il nastro del tempo, il nostro viag­gio è stato entusiasmante – pensiamo al debutto, agli scatti in avanti quando abbiamo scommes­so su una crescita continua, all’accreditamento delle realtà del settore, all’ingresso in un gruppo come Ieg, alla stessa filiazione a Dubai: un risul­tato importantissimo, frutto della somma di tanti traguardi ottenuti nel tempo.

Valeria Randazzo: I momenti più difficili sono stati senz’altro i due anni pandemici, come per gli altri attori delle filiere del verde. Seguiti, poi, da un ri­torno in grande stile, altro momento di conforto ed esaltazione.

Valeria Randazzo: Passeremo da 55.000 a 60.000 mq di superficie e copriremo completamente tutti i quattro padiglioni con l’esposizione. E utilizzere­mo anche delle aree esterne. Avremo meno spa­zi da dedicare a iniziative collaterali: meno sale convegni, meno installazioni, ambientazioni più piccole. Ciò è dovuto a un riscontro eccezionale da parte dei nostri espositori.

Valeria Randazzo: Con la decima edizione ci sarà un ulteriore riassetto delle aree espositive: il pa­diglione 20 sarà interamente occupato dai moto­ri – in continua espansione – e da My Green Sports, l’evoluzione del nostro Verde Sportivo.
L’area dedicata al paesaggio (progetti, prodotti, materiali, realizzazione), rinominata My Landscape, traslocherà nel padiglione 8. Un boulevard la met­terà in connessione con l’area dedicata al fiore e alla decorazione, rinominata a sua volta My Decor.
Il vivaismo rimarrà rappresentato nel padiglione 16 e in un’ampia porzione del 12, rimanendo attiguo, come nella passata edizione, all’esposizione del comparto tecnico. Qui si troverà l’allestimento Gar­den Center New Trend, che celebrerà l’anniversario tondo di Myplant con l’iniziativa 10 anni di trend – the best of, ossia un percorso attraverso un decennio di idee, scenografie, visioni e prodotti che hanno segnato l’evoluzione dell’evento e influenzato il mercato: uno spazio per raccontare il passato, interpretare il presente e, con le nuove proposte, immaginare il futuro del retail specializzato.

Valeria Randazzo: Ripeto, il nostro obiettivo è dare forma a un place to be per tutti gli attori delle filie­re del comparto: questo è il nostro espositore e visitatore ideale. Ciò detto, sembrerà banale, ma negli anni tutto il parterre di aziende e operatori si è ampliato, approfondito e internazionalizzato. Abbiamo registrato dati di crescita in ogni ambi­to, ma abbiamo ancora molta strada da fare e ne siamo consapevoli. La distribuzione specializzata è costantemente presente, ma anche il settore del pa­esaggio è in crescita. Il mondo della realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato – così trasversale, dalla chimica ai software, dalle at­trezzature ai contenitori e così via – è in aumento, le istituzioni e i grandi fornitori dell’impiantistica sportiva sono sempre più presenti. Il mondo dei vivai registra significativi nuovi ingressi a ogni edizione. Il comparto del fiore e della decorazio­ne riesce a convogliare in fiera migliaia di addetti ai lavori, ogni anno più numerosi.
Torno a essere banale: la decima edizione è tanto un traguardo quanto un punto di partenza.

Valeria Randazzo: È un percorso culturale, indu­striale e commerciale in accelerazione. Il verde è al centro di una grande galassia di ricerche, agende politiche, esperienze di consumo. È un insieme di visioni che, torno all’inizio, nel Middle East stanno concretamente e quotidianamente cam­biando le regole del gioco e l’impianto valoriale delle comunità, sempre più consapevoli – perché in ge­nerale più soggette di noi a una serie di problemi derivanti da siccità, inquinamento, temperature in aumento, desertificazione e perdita di bio­diversità – di quanto il verde possa fare del bene. A Myplant Milano abbiamo visto negli anni molti cambiamenti in questa direzione: riciclo, riuso e circolarità di prodotti e materiali, grandi sforzi per ridurre l’utilizzo di materie prime, di acqua, di energia; l’irruzione capillare di nuovi tool basati sull’Ai sta svolgendo un ruolo propulsivo in questo percorso, rendendolo più immediato, compren­sibile e semplice da attuare. Un percorso lungo, che comporta investimenti importanti per le aziende, ma che è utile e necessario, non solo per intercettare una domanda crescente del mercato, ma per il futuro in generale.
Una sintesi di questi concetti sarà rappresentata a Myplant da My Innovation, il nuovo nome dell’ini­ziativa Myplantech: un circuito che segnalerà le soluzioni sostenibili più interessanti e innovative degli espositori.

Valeria Randazzo: Penso che una fiera sia come un organismo vivente: con i suoi consimili ha delle caratteristiche comuni e, tuttavia, delle peculiarità distintive. Noi esseri umani, visti dallo spazio, siamo sostanzialmente uguali. Ma a ben vedere, abbiamo tutti noi una voce, uno sguardo, una forma, un modus, degli arti, un apparato muscolare, una chimica, una ca­pigliatura che ci rendono unici. Non esistono fiere gemelle omozigote. Ognuna porta con sé una storia, un futuro, dei contenuti, delle qualità – e dei difetti – propri.
E poi, come ogni organismo, deve avere la ca­pacità e la prontezza di stare nel mondo: ap­prendere, comprendere, modificare il proprio comportamento, prepararsi, buttarsi avanti… cambiare, insomma, senza stravolgere la pro­pria personalità: in questo caso possiamo af­fermare che Myplant di due anni fa era diversa da quella di uno o tre anni fa e così via.
La fiera, come formula, è l’espressione di una in­dustria, di un mercato, di una esigenza che c’è e che – per esempio nel nostro caso – va toccata con mano. È poi un momento fondamentale di relazioni dirette, di attivazione di nuove cono­scenze e collaborazioni, di individuazione di no­vità, di confronto coi competitor. È, in molti casi, un’aula magna in cui imparare e aggiornarsi per poi essere preparati e competitivi.

Valeria Randazzo: Mediamente ospitiamo una settantina di convegni. Un grande sforzo or­ganizzativo che riusciamo a realizzare anche grazie alla collaborazione con tutte le realtà del comparto. Anche nel 2026 il palinsesto sarà ricchissimo: si parlerà di mercati, problemati­che del settore, paesaggio, sport, certificazio­ni, floricoltura, distribuzione, normativa, pro­gettazione, innovazione.
Sfilate e workshop floreali saranno studiati per richiamare ancor più wedding planner, creativi decoratori, fioristi, produttori di fiori e acces­sori dall’Italia e dall’estero.
Ci saranno sessioni pratiche all’esterno per treeclimber, motorgarden e arboricoltori, e non mancherà qualche spazio immersivo e avvol­gente nei padiglioni.

myplantgarden.com

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