Attestato di idoneità per i manutentori del verde: ecco di cosa si tratta. Siglato l’accordo in Conferenza Stato Regioni

D’ora in poi chi cura le piante e i giardini dovrà avere un attestato idoneità per i manutentori del verde. Il 22 febbraio è stato firmato l’accordo in Conferenza Stato Regioni relativo alla definizione dello standard professionale e formativo per l’attività di manutentore del verde. Un provvedimento conseguente all’art 12 comma 2 della legge 154 del 2016.

In particolare il cosiddetto Collegato Agricoltura, la legge 154 del 28 luglio 2016, sanciva – per la prima volta in Italia – che le “attività di costruzione, sistema e manutenzione del verde pubblico o privato, affidate a terzi,” possono essere effettuate esclusivamente da imprese specializzate, iscritte al Registro Ufficiale dei Produttori (Rup), o da iscritti al Registro delle Imprese “che abbiano conseguito un attestato di idoneità che accerti il possesso di adeguate competenze”. Una legge importante, perché per la prima volta sancisce che gli interventi di manutenzione del verde devono essere svolti esclusivamente da professionisti di qualità accertata. Non quindi dagli spazzini dei full service condominiali o da pensionati e dopolavoristi improvvisati.

Mancava però un importante tassello, cioè cosa sia “un attestato di idoneità che accerti il possesso di adeguate competenze”, poiché fino a oggi nessuna Regione rilascia attestati di questo tipo.

Per evitare che ogni Regione adottasse un proprio regolamento, magari generando imparzialità nelle province delle regioni confinati, la Conferenza Stato Regioni ha adottato un regolamento unico a livello nazionale. Una buona notizia quindi, anche se abbiamo dovuto aspettarla un anno e mezzo.

Attestato di idoneità per i manutentori del verde: ecco di cosa si tratta

Ecco le linee guida principali dell’accordo.

Chi è il manutentore del verde. Viene fornita una specifica definizione del manutentore del verde, con un lungo elenco di interventi. L’accordo in particolare individua una serie di conoscenze e di abilità che i manutentori devono possedere, sia per “curare e manutenere aree verdi, parchi e giardini” sia per “costruire aree verdi, parchi e giardini”. L’elenco è indicato nell’allegato A.

Scarica l’allegato A

A chi è rivolto. A tutti i manutentori del verde che svolgono la loro attività nelle “cooperative di manutenzione di aree verdi, punti vendita di settore, garden center, imprese specifiche di realizzazione e manutenzione di aree verdi”.

Chi fa la formazione. I corsi di formazione per la qualifica di Manutentore del verde saranno erogati dalle Regioni e dalle Province autonome direttamente o attraverso soggetti accreditati.

Quanto dura il corso? I corso ha una durata minima di 180 ore, di cui almeno 60 di attività pratiche, specificate nell’allegato B.

Scarica l’allegato B

Requisiti di ammissione. Fondamentalmente sono stati individuati 2 requisiti: la maggiore età e il possesso di un diploma di scuola secondaria di primo grado. Per gli stranieri è indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che verrà verificata attraverso un test di ingresso dal soggetto formatore.

Chi è esentato. Sono 9 le categorie di esenzione. Per esempio non deve conseguire la qualifica di Manutentore del verde chi è già in possesso di una laurea, anche triennale, nelle discipline agrarie e forestali, ambientali e naturalistiche. Vale anche che chi è in possesso di un master post-universitario in temi legati alla gestione del verde e/o del paesaggio. È esentato anche chi ha un diploma di istruzione superiore di durata quinquennale in materia agraria e forestale. Così come gli iscritti negli Ordine e Collegi professionali del settore agrario e forestale.

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