Rossella Baiocchi, responsabile marketing di Bama, ci guida in una riflessione approfondita sul tema della plastica, spesso al centro di dibattiti ambientali.
In un periodo storico in cui la plastica e il suo smaltimento sono spesso nell’occhio del ciclone, abbiamo voluto fare chiarezza parlandone con Rossella Baiocchi, responsabile marketing di Bama, azienda che da 45 anni produce proprio articoli in plastica durevoli. Ecco cosa ci ha detto e gli interessanti spunti della nostra chiacchierata.
Spesso, quando si parla di plastica, si pensa immediatamente all’inquinamento. Qual è la vostra prospettiva su questo tema, e cosa intendete chiarire a riguardo?
Rossella Baiocchi: Quello che vogliamo fare è contribuire a dare un’informazione corretta e spiegare la differenza tra plastica durevole e plastica ‘usa e getta’. Sembra un concetto scontato, ma in realtà non lo è. Ogni anno, con l’arrivo dell’estate, inizia l’attacco mediatico alla plastica, ma il vero problema della plastica è la sua durevolezza e la possibilità che si trasformi in microplastiche se smaltita male. La nostra posizione è chiara: con una corretta raccolta differenziata da parte di tutti, possiamo riciclare questo materiale e trasformarlo anche in qualcosa di perenne, come i pannelli isolanti. È una questione culturale, più che di materiale in sé.
Un altro tema importante è il minore clamore mediatico di altri materiali, con un impatto ambientale significativo, di cui si parla decisamente meno…
Rossella Baiocchi: Esatto! Prendiamo l’acciaio, ad esempio: nel momento in cui viene lavorato, inquina più di tutti a causa delle grandi emissioni di CO2.
Il vetro inquina anch’esso, soprattutto quando viene prodotto o riciclato. In più, il vetro pesa tantissimo, incidendo sul trasporto su gomma e aumentando l’inquinamento, cosa che la plastica non fa. Non vogliamo parlare male di questi materiali, ma è fondamentale capire che non c’è un materiale intrinsecamente “cattivo” e uno “buono”.
Tutto ha un impatto, e l’attenzione dovrebbe spostarsi su come gestiamo questi materiali a fine vita.



Credete che questo vostro approccio, volto a fare cultura sull’uso e lo smaltimento della plastica, possa essere condiviso anche da altre aziende del settore?
Rossella Baiocchi: Non solo lo spero, ma ne sono convinta. Non vediamo alcun problema nel condividere questa causa con i nostri cosiddetti “concorrenti”; anzi, più siamo, più possiamo fare la differenza. L’obiettivo è comune: diffondere consapevolezza e promuovere pratiche responsabili.
Oltre all’importanza della raccolta differenziata, cosa fa concretamente Bama per l’ambiente all’interno dei suoi processi produttivi?
Rossella Baiocchi: Noi di Bama abbiamo un impegno costante e pluridecennale per l’ambiente. Quest’anno abbiamo ultimato l’impianto fotovoltaico sulla superficie di 25.000 metri quadrati, che copre circa il 70% del nostro fabbisogno energetico. Questo ci permette un risparmio annuale di 225 tonnellate di petrolio, 1.000.000 di kWh e 530 tonnellate di CO2, l’equivalente di 26.500 alberi. Inoltre, investiamo costantemente in macchinari a basso consumo energetico; i nostri macchinari sono tutti nuovi e all’avanguardia.
Per quanto riguarda l’energia che non riusciamo ad autoprodurre, la acquistiamo interamente da fonti rinnovabili certificate tramite la Garanzia di Origine (GO). C’è un costo maggiore dietro, ma siamo felici di sostenerlo per utilizzare energia pulita.



A volte sembra quasi che ci si debba “vergognare” di produrre o usare plastica. Come affronti questa percezione e cosa ti senti di dire a chi ha questo tipo di pregiudizio?
Rossella Baiocchi: È una battaglia culturale. Ricordo quando c’è stato il boom del film Barbie: nessuno ha parlato di quanto Barbie inquini. Sai perché? Perché Barbie è un giocattolo inteso per sempre, psicologicamente è “la mia bambola e sarà per sempre la mia bambola”. Lo stesso concetto dovrebbe valere per una bacinella o un’asse da stiro che produciamo: sono oggetti durevoli, fatti per durare nel tempo. A volte ci si ferma a un pregiudizio, si dà per scontato che una bacinella “inquini” mentre altri oggetti, magari più dannosi, passano inosservati. Ti faccio un esempio: tempo fa, in fiera, mi è capitato che mi chiedessero di produrre un vaso per limoni biodegradabile. Ho dovuto spiegare che se il vaso è biodegradabile, dopo un po’ a causa degli agenti atmosferici tende a disgregarsi e ti resta solo la terra col limone. La realtà è che c’è molta disinformazione su questi temi, ed è proprio su questo che dobbiamo lavorare.
Guardando al prossimo anno, quali sono gli obiettivi o le novità su cui Bama intende puntare, oltre al vostro impegno costante per l’ambiente?
Rossella Baiocchi: Per il prossimo anno, usciremo con una nuova gamma di prodotti completamente diversi rispetto alle gamme attuali, ampliando la nostra offerta. Inoltre, continueremo a impegnarci tantissimo nel sociale. Collaboriamo attivamente con l’associazione “I Bambini delle Fate” e con diversi canili. Mi piace ricordare come in soli tre mesi abbiamo raggiunto 100 adozioni da un singolo canile, e ogni cane adottato riceve un kit Bama Pet. Il nostro impegno va oltre il prodotto, abbracciando una responsabilità a 360 gradi verso la società e il benessere comune.