martedì, Settembre 9, 2025

La strategia ambientale di Compo: incontro con Nunzia Guerra

Nunzia Guerra, marketing manager di Compo, ci parla dell’assegnazione dello status Gold da parte di Ecovadis, frutto di una lunga attività finalizzata alla riduzione dell’impatto ambientale da parte dell’azienda.

Al di là delle dichiarazioni d’intenti, l’atten­zione alla sostenibilità nell’evoluzione del ciclo produttivo si deve concretiz­zare in “numeri”, cioè nella riduzione dell’emissione di gas serra documentata dai bilanci di sostenibi­lità. Strumenti che illustrano in modo trasparente le pratiche ambientali, sociali e di governance (Esg) di un’azienda, permettendo ai consumatori di sele­zionare gli acquisti in modo più informato. Materie prime locali, preferibilmente da economia circo­lare, riduzione dei trasporti, packaging sostenibili: tutte attività che contribuiscono a ridurre l’impatto negativo sull’ambiente.

È la strada intrapresa da Compo, che lo scorso maggio ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di status Gold da Ecovadis, una piattaforma inter­nazionale che valuta la sostenibilità delle aziende. Lo status Gold viene attribuito solo al 5% dell’im­prese con il punteggio più alto. Un risultato otte­nuto attraverso un percorso intrapreso da Compo da diversi anni, con la pubblicazione di due bilanci di sostenibilità e la validazione degli obiettivi da parte di Sbti (Science Based Targets Initiative).

Per saperne di più abbiamo incontrato Annunziata Guerra, direttore marketing di Compo.

Innovare sì, ma responsabilmente

Nunzia Guerra: Ecovadis è tra i leader mondia­li nelle valutazioni di sostenibilità e valuta le aziende attraverso un processo strutturato, basato su dati in quattro aree chiave: ambien­te, diritti umani e lavoro, etica e approvvigiona­mento sostenibile. Il sistema si fonda su stan­dard internazionali riconosciuti come la Global Reporting Initiative, il Global Compact delle Nazioni Unite e la norma Iso 26000, utilizzan­do esclusivamente dati verificati provenienti da fonti affidabili, inclusi documenti aziendali, certificazioni di terze parti e dati pubblici. Dal 2024, il prestigioso Gold Status viene assegnato solo al 5% delle aziende meglio valutate.
Grazie al raggiungimento di importanti tra­guardi nel nostro programma Esg e al nostro impegno nella leadership verde, Compo ha otte­nuto da Ecovadis un punteggio complessivo di 96 su 100, eccellendo in tutte le quattro aree di valutazione. Tra le recenti iniziative che han­no contribuito a tale riconoscimento, oltre alla validazione Sbti dei nostri obiettivi climatici e alla presentazione della seconda dichiarazione di sostenibilità, ci sono l’implementazione di sistemi di gestione ambientale e della sicu­rezza sul lavoro conformi alle norme Iso 14001 e Iso 45001.
Con il conseguimento del Gold Status nel rating Eco­vadis, Compo si conferma il fornitore più valutato al mondo nella sua categoria: un risultato di rilievo, che testimonia la realizzazione concreta degli ambi­ziosi obiettivi di sostenibilità, a beneficio dell’azien­da stessa, dei suoi partner e clienti.

Nunzia Guerra: Compo da anni adotta una stra­tegia di sostenibilità basata su un impegno responsabile e un’economia sostenibile e si dedica alla protezione di natura e ambiente, contribuendo a limitare il riscaldamento glo­bale. In questo modo supporta anche i clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi climatici.
Come hai ben notato, in particolare i pro­dotti biologici rappresentano una tradizione consolidata e un segmento strategico che sviluppiamo con coerenza in questa direzio­ne da molti anni. Questo segmento, rilevante per il futuro, è stato identificato fin dall’inizio e sviluppato costantemente, ma l’impegno si è poi esteso all’intera gamma dei nostri prodotti. L’utilizzo di materie prime locali, preferibil­mente provenienti dall’economia circolare, e la riduzione dei trasporti diminuiscono significativamente le emissioni, così come l’impiego di imballaggi sostenibili. Abbiamo aumentato con successo la quota di materie prime rinnovabili e regionali in tutti i nostri con­cimi e terricci – non solo quelli bio – e in par­ticolare proprio l’ottimizzazione delle materie prime in quest’ultima categoria ha permesso importanti risparmi nelle emissioni Scope 1 e Scope 3. Tale riduzione delle emissioni di­rette e indirette lungo la filiera sarà portata avanti e ampliata nei prossimi anni. Parallela­mente, l’approvvigionamento e la lavorazione locale delle materie prime naturali riducono le emissioni legate ai trasporti e migliorano la flessibilità della catena di fornitura.

Nunzia Guerra: La riduzione dei trasporti e l’impiego di materie prime e imballaggi ri­spondenti ai dettami dell’economia circola­re, in tutta Europa, sono le basi che ci hanno consentito di aderire al Global Compact delle Nazioni Unite e pubblicare, a gennaio, la no­stra seconda dichiarazione di sostenibilità basata sul codice tedesco Dnk. Questo codice richiede non solo una dettagliata rendiconta­zione delle emissioni climatiche, ma anche una completa documentazione degli aspetti sociali, societari e di governance del nostro programma Esg. In linea con questo programma sono l’a­ver ottenuto il Gold Status di Ecovadis e l’esse­re la prima azienda del nostro settore ad ave­re obiettivi di emissione validati dalla Science Based Targets initiative.
Sbti, fondata nel 2015 come partnership tra Cdp, Un Global Compact, World Resources Institute e Wwf per supportare le aziende nell’impostare obiettivi di emissione, è l’organismo globalmente riconosciuto per la definizione dei target climatici fondati su base scientifica, in linea con l’Accordo di Parigi. Oggi questa iniziativa è considerata lo standard globale per obiettivi climatici cre­dibili nel mondo economico.
In concreto, ci impegniamo a ridurre le nostre emissioni assolute di gas serra lungo l’intera catena del valore del 25% entro il 2030 rispetto all’anno 2022. Perseguiremo questo obiettivo seguendo i rigorosi criteri della Sbti. Negli ul­timi anni abbiamo già implementato misure efficaci per ridurre le nostre emissioni di CO2 e continueremo a farlo con determinazione.

Nunzia Guerra: È vero che nel nord Europa l’at­tenzione alla sostenibilità e alla responsabilità ambientale è da tempo più radicata, sia tra i consumatori sia tra i rivenditori specializzati, che promuovono attivamente questi valori. Tuttavia anche in Italia, negli ultimi anni, si sta registrando un cambiamento in questa direzione.
Un cambiamento spinto da diversi fattori: i consumatori, soprattutto i più giovani, sono sempre più consapevoli e informati sui temi ambientali; i rivenditori iniziano a riconosce­re queste tendenze e a proporre prodotti più sostenibili; inoltre, normative sempre più rigo­rose impongono alle aziende fornitrici di redi­gere bilanci di sostenibilità, incentivando tra­sparenza e impegno nel settore. Infine, molti produttori italiani esportano verso mercati esteri più esigenti, dove i criteri di sostenibi­lità sono ormai imprescindibili.
Grazie a queste dinamiche, la consapevolezza tra operatori e consumatori in Italia è in co­stante crescita, e siamo fiduciosi che questo processo continuerà a svilupparsi anche nei prossimi anni.

www.compo-hobby.it

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