Sono molte le novità di Spoga+Gafa, che andrà in scena alla Fiera di Colonia dal 22 al 24 giugno 2026. Ce le ha raccontate Claudia Maurer, nuova direttrice della manifestazione tedesca.
A partire dal 1° novembre 2024, Claudia Maurer ha assunto la carica di direttrice di Spoga+Gafa, succedendo a Stefan Lohrberg. La uova direttrice della manifestazione tedesca, 47 anni, vanta una lunga esperienza nel campo fieristico, in particolare presso il Frankfurt Exhibition Centre.
L’abbiamo incontrata per conoscere i piani di sviluppo della fiera del garden di Colonia, che preannuncia diverse novità già dalla prossima edizione di giugno 2026.
Nuove aree per separare i segmenti di mercato
Quali sono i punti chiave del nuovo format per l’edizione 2026?
Claudia Maurer: Spoga+Gafa 2026 sarà più mirata, strutturata e orientata all’esperienza. Abbiamo strutturato in modo chiaro i mondi tematici, ottimizzato la struttura dei padiglioni e creato nuove aree che rispondono specificamente alle tendenze del mercato, come il Flavour Market – dedicato al barbecue, al gusto e al cross selling con prodotti gastronomici -, l’area avventura per il tempo libero e lo stile di vita all’aria aperta, in continua crescita, sia in viaggio che nel proprio giardino, la sezione Object.Europe dedicata al design outdoor europeo, e il nuovo Garden Sourcing Hub, che raggruppa i fornitori asiatici con offerte di volume competitive. In questo modo, creiamo orientamento e ispirazione allo stesso tempo: i visitatori specializzati saranno in grado di trovare sempre più rapidamente offerte pertinenti e allo stesso tempo sperimentare la diversità dello stile di vita del giardino in spazi di esperienza emozionale.
Cosa pensi di poter apportare con la tua esperienza ad un evento che, nonostante un calo “fisiologico” dovuto alle turbolenze che il mercato globale ha vissuto negli ultimi anni, continua ad essere considerato un punto di riferimento per l’industria del giardinaggio a livello mondiale?
Claudia Maurer: Sono convinta che le fiere debbano soprattutto creare fiducia e ispirazione. Con la mia pluriennale esperienza nel settore fieristico e della comunicazione, vorrei contribuire all’ulteriore sviluppo della manifestazione come luogo di orientamento e scambio, come luogo d’incontro in cui marchi globali, rivenditori, designer e media si incontrano e acquisiscono nuove prospettive. Soprattutto in tempi turbolenti, la fiera è per noi uno specchio del mercato e un motore per dare nuovi impulsi, avviare collaborazioni e rendere visibile l’innovazione. Il mio obiettivo è quello di sviluppare ulteriormente Spoga+Gafa insieme all’industria in modo tale che possa continuare ad essere considerata in tutto il mondo come un punto di riferimento per lo stile di vita del giardino in futuro.
Negli ultimi 25 anni, molte industrie del “made in Italy” hanno progressivamente abbandonato la vostra fiera, in quanto accusata di creare un “ponte” per la diffusione delle importazioni a basso costo dall’Estremo Oriente in Europa. Certo, un evento internazionale come il vostro ha il diritto e il dovere di seguire l’evoluzione del mercato e mostrare l’intera produzione mondiale: per questo, riteniamo molto interessante il nuovo progetto “Design Outdoor Furniture Hall” e il ritorno dell’attenzione sul “made in Europe”. Possiamo parlarne?
Claudia Maurer: Sì, siamo molto felici di parlarne. Con la nuova area Object.Europe ci concentriamo ancora una volta con maggiore forza sul design, la qualità e la sostenibilità di mobili da esterno europei di alta qualità. Si tratta di tradizione del design, condizioni di produzione eque, filiere prevalentemente corte e forza innovativa: in altre parole, i valori che il design in Europa rappresenta. Allo stesso tempo, stiamo raggruppando in modo mirato il business internazionale dei volumi dall’Asia con il nuovo Garden Sourcing Hub. In questo modo, separiamo deliberatamente i diversi segmenti di mercato: fornitori europei premium e di design da un lato, soluzioni di approvvigionamento efficienti dall’altro. Questo concetto chiaro crea trasparenza, rafforza la percezione dei marchi europei e rende Spoga+Gafa una piattaforma che riflette la diversità del mercato globale senza perdere di vista la qualità e l’identità del design europeo.
Per quanto riguarda il tema del “made in Italy”, l’edizione 2025 è stata “boicottata” da un gruppo di 17 aziende italiane del settore vaso, che chiedono che la fiera si svolga ogni due anni: cosa state facendo per “far cambiare idea” a queste aziende?
Claudia Maurer: Siamo in stretto contatto con tutti i gruppi di espositori, compresi i produttori italiani. Negli ultimi mesi abbiamo avuto discussioni molto costruttive con il gruppo di produttori italiani di vasi e siamo lieti che quasi tutti i marchi torneranno a Colonia nel 2026. Il nostro obiettivo è sempre quello di offrire un format che abbia un senso economico e che sia stimolante allo stesso tempo. Per noi è importante ascoltare, prendere sul serio le esigenze individuali e trovare soluzioni insieme. Il nuovo concetto del 2026 dimostra che stiamo facendo proprio questo.
Le indiscrezioni parlano di un possibile ulteriore cambio di data per le prossime edizioni: da giugno potrebbe svolgersi nuovamente a settembre. Se queste voci sono vere, cosa vi motiva a “tornare” al mese di settembre?
Claudia Maurer: Per il 2026 la data dal 22 al 24 giugno è fissata. Per il 2027, siamo attualmente in una fase di revisione interna e coordinamento con i nostri partner. L’obiettivo è quello di progettare la programmazione della fiera a lungo termine in linea con le condizioni di mercato e le esigenze del settore per quanto riguarda i cicli di produzione e di ordinazione o i fattori logistici. Tuttavia, al momento non è stata ancora presa una decisione. Il nostro obiettivo rimane invariato: rappresentare il momento migliore per riunire il mercato globale del giardinaggio, a Colonia, nel cuore dell’Europa.
























