La sarda Twelve Energy è la prima azienda florovivaistica ad aver ottenuto la nuova certificazione Mps Compact, grazie al parco fotovoltaico serricolo più grande del mondo. Ne abbiamo parlato con il suo amministratore, Marcello Spano.
In Sardegna, nel comune di Villasor (CA), sorge un’azienda florovivaistica davvero innovativa e fortemente focalizzata sulla sostenibilità grazie a un parco fotovoltaico serricolo tra i più grandi del mondo.
La società agricola Twelve Energy è infatti dotata di un impianto di serre fotovoltaiche su una superficie totale di circa 61 ettari, di cui oltre 26 ettari di serre coltivate con rose da bacca e da reciso. Per dare un senso dell’entità del progetto, basti pensare che il parco fotovoltaico è in grado di produrre energia elettrica per 20 MW, pari al consumo annuale di 10.000 abitazioni e con un risparmio di 25.000 tonnellate di CO2, paragonabile all’attività di una foresta di 3.200 ettari.
Forte di una collaborazione con il Vivaio Rose Patrucco – uno dei brand storici delle rose italiane – Twelve Energy è stata premiata nel 2017 a Ipm di Essen con il Premio Speciale della Giuria.
Più recentemente è stata la prima impresa florovivaistica italiana ad avere ottenuto la certificazione Mps Compact, lanciata recentemente per aiutare il processo di certificazione ambientale delle piccole e medie imprese florovivaistiche.
Per saperne di più abbiamo incontrato Marcello Spano, amministratore di Twelve Energy.
2011-2025: 14 anni di produzione sostenibile
Chi è Twelve Energy? Come è nato il progetto del parco fotovoltaico?
Marcello Spano: Twelve Energy è la società agricola che nel 2011, a Su Scioffu nel comune di Villasor (SU), ha realizzato il parco serricolo fotovoltaico più grande al mondo. Il progetto è stato finanziato interamente con capitali propri, senza ricorso a fondi pubblici, e realizzato con un investimento di oltre 70 milioni di euro, grazie alla multinazionale indiana Hindustan Power Project Private (già Moser Baer Clean Energy Limited), leader nel settore delle energie rinnovabili, e al colosso americano General Electric.
Il parco si sviluppa su una superficie complessiva di 61 ettari, a parziale copertura fotovoltaica ed è costituito da 134 serre, pari a 26 ettari, per un totale di oltre 84.000 pannelli al silicio policristallino.
La collaborazione con Vivaio Rose Patrucco, storica azienda ligure rinomata per la ricerca e selezione di nuove varietà di rose, è iniziata da subito, con un’attività di sperimentazione per individuare le cultivar più adatte alla produzione nelle serre fotovoltaiche.
Siete specializzati nelle rose: quali sono le vostre produzioni?
Marcello Spano: Le principali produzioni sono gli steli recisi di Smeralda Green Show, le rose da bacca della varietà Corallo e Corallo Erecta della Selezione Patrucco e le rose classiche da reciso, oltre alla produzione vivaistica di portainnesti radicati, talee e rosai sia da bacca sia da reciso.
Smeralda Green Show è un’innovazione varietale nata proprio qui a Su Scioffu, grazie alla ricerca e alla collaborazione con il Vivaio Rose Patrucco ed è stata premiata nel 2017 a Ipm di Essen con il Premio Speciale della Giuria. Si tratta di una lunga fronda verde con germoglio in punta, dalla forma curva e sinuosa, che la pianta assume grazie alla coltivazione in parziale ombra creata dai pannelli fotovoltaici. Un prodotto unico, molto apprezzato dai fioristi per la duttilità e la durata in vaso.
Dove vendete i vostri prodotti?
Marcello Spano: A eccezione dei classici steli di rose da fiore reciso, destinati principalmente al mercato locale sardo, tutte le altre produzioni vengono esportate in Europa, in particolare in Olanda, e nel resto del mondo.
Twelve Energy è anche la prima e unica azienda sarda a essere membro ufficiale di Royal FloraHolland. Come nasce questa scelta?
Marcello Spano: La creazione della varietà Smeralda Green Show ci ha permesso di affacciarci al mercato europeo con un nuovo prodotto esclusivo, introdotto sui mercati attraverso i canali delle aste olandesi e tedesche. L’adesione come membro e socio a Royal FloraHolland è stata formalizzata già nei primi anni di attività ed è stata ottenuta grazie alla capacità produttiva, cioè la quantità di steli, e alle caratteristiche uniche di questa varietà.


La prima azienda italiana certificata Mps Compact
Accanto all’innovativo parco fotovoltaico quali altre soluzioni avete adottato per ridurre l’impatto ambientale?
Marcello Spano: Oltre alla copertura fotovoltaica, utilizziamo impianti d’irrigazione a goccia con fertirrigazione computerizzata, che ci consentono di ottimizzare i consumi idrici e ridurre l’uso di fertilizzanti. I trattamenti fitosanitari sono mirati e contenuti, sempre nell’ottica di una gestione più sostenibile.
Inoltre stiamo riducendo progressivamente plastiche e imballaggi, privilegiando soluzioni leggere e riciclabili e poniamo grande attenzione all’organizzazione dei trasporti per limitare le emissioni.
Siete la prima azienda italiana ad aver richiesto e ottenuto la certificazione Mps Compact, una novità concepita per le Pmi florovivaistiche. Cosa vi ha spinto?
Marcello Spano: Ci ha spinto soprattutto la necessità di adeguarci alle richieste di mercato, in particolare quello europeo, dove il tema della sostenibilità è sempre più importante e attuale.
I buyer esteri richiedono le certificazioni? Notate delle differenze rispetto all’Italia?
Marcello Spano: Sì. Royal FloraHolland introdurrà a breve l’obbligo di certificazione ambientale per tutti i fornitori. Anche i garden center e la Gdo, così come i consumatori finali del nord e centro Europa, sono sempre più attenti al tema della sostenibilità: la certificazione Mps rappresenta per loro una garanzia concreta.
In Italia, invece, questo processo è più lento, ma l’attenzione verso la sostenibilità sta progressivamente crescendo.