Fondata nel dicembre 1974, la prima produzione di Euro3plast è iniziata il 19 marzo 1975: 50 anni fa. I fondatori hanno promosso il passaggio generazionale e oggi l’azienda è diretta da quattro giovani manager della seconda generazione. Abbiamo incontrato Sabina Boscato, direttore commerciale e marketing della divisione Garden e figlia di uno dei fondatori.
Nata nel 1974, Euro3plast di Vicenza ha recentemente festeggiato il suo 50° anniversario e la sua storia rappresenta un perfetto esempio di imprenditoria made in Italy di successo. Oggi conosciamo Euro3plast come uno dei brand più importanti nel mercato dei vasi e delle soluzioni d’arredo per l’indoor e l’outdoor, ma è frutto di un cammino che parte da lontano.
Il “3” di Euro3plast ci ricorda che i soci fondatori erano tre: Alvise Boscato, Bruno Frigo e Sergio Rabito. Non ancora trentenni, il 27 dicembre 1974, hanno deciso di puntare sulle materie plastiche allora emergenti; nonostante la giovane età avevano già maturato esperienze nel settore in tre diverse aree di competenza: produzione, amministrazione e vendite. La prima produzione partirà il 19 marzo 1975.
Inizialmente l’azienda si specializza nella produzione di sottovasi, sottocassette e casalinghi: tappetini per il lavello, scolapasta, fino alle richiestissime bacinelle in polipropilene isotattico, allora noto come Moplen. È il 1983: per Euro3plast, l’anno della svolta. L’azienda decide di ridimensionare la presenza in catalogo dei casalinghi e di investire nel settore garden con la produzione di vasi, cassette e fioriere. Nel 1988 Bruno Frigo esce dalla società e Alvise Boscato e Sergio Rabito decidono di dedicarsi esclusivamente alla produzione di articoli per il giardino. In quegli anni iniziano gli studi sulla nuova tecnica rotational moulding che nel 1992 porteranno all’ingresso dei vasi rotazionali nell’offerta di Euro3plast.
Il racconto dei protagonisti dei primi anni – riportato nel libro “Alle radici del futuro” – ci porta una storia di tante intuizioni ma anche di molto lavoro e tanti viaggi. Tempi in cui internet, pc, fax e cellulari non esistevano: le materie prime venivano caricate a mano nelle presse e i clienti andavi a trovarli personalmente. Una storia anche familiare, perché Alvise Boscato e Sergio Rabito hanno sposato due sorelle, Maria Luigia e Marilena Perin, che lavorano in azienda e sono coprotagoniste del suo successo.
L’ultima intuizione di Alvise Boscato e Sergio Rabito è di cedere la guida dell’azienda alla nuova generazione, lasciando totale libertà e defilandosi dalla vita aziendale. Un passaggio spesso dichiarato ma che poche volte si concretizza nei fatti: Euro3plast è invece oggi guidata dai fratelli Sabina e Alan Boscato e da Giorgia Rabito e il marito Vittorio Moretti.
Per capire il futuro di Euro3plast, oltre che per ricordarne il passato, abbiamo incontrato Sabina Boscato, direttore commerciale e marketing della divisione Garden.
Un partner di qualità per i garden center
Tu lavori da più tempo in azienda: come avete affrontato il cambio generazionale?
Sabina Boscato: Noi siamo cresciuti in azienda, ci venivamo da bambini e abbiamo sempre vissuto e lavorato per Euro3plast. Quindi il cambio generazionale inizia da lontano. Ci hanno consegnato con fiducia le chiavi dell’azienda: tutte le decisioni sono state effettivamente delegate alla seconda generazione.
Tu ti occupi in particolare del canale specializzato dei centri specializzati, in Italia e all’estero. Siete già noti come un brand di alta qualità: ci sono margini di miglioramento?
Sabina Boscato: Abbiamo previsto degli investimenti per il canale garden. Da qualche anno abbiamo rimesso mano alla rete vendita italiana, aggiungendo dei nuovi agenti commerciali e abbiamo iniziato un grande lavoro sui prodotti. Nuove collezioni che presenteremo a breve, come Aromatika e Materika, tanti prodotti con un forte restyling e un lavoro approfondito di ricerca e scelta dei colori che hanno dato vita alle nuove cromie Sahara.
Come scegliete le tinte da lanciare il prossimo anno?
Sabina Boscato: La scelta del colore è difficile. Anche perché devi fare 50 prove prima di arrivare alla tonalità di vaso che hai immaginato. La forma di un vaso è importante ma il colore giusto è basilare. Noi investiamo in ricerca per seguire i trend dei mercati dell’interior design e dell’arredamento: per capire in anticipo come cambia lo stile delle case, per abbinare dei vasi con forme e colori adeguati. Abbiamo infatti già definito la palette colori 2026, che racconteremo sui social e presenteremo alle fiere.
Quando sono arrivati i piccoli elettrodomestici color verde acido, sono comparsi anche i vasi…
Sabina Boscato: Siamo sempre stati allineati alle tendenze di mercato; oggi architetti e ingegneri costruiscono i palazzi di vetro: per le cassette di design Kube abbiamo scelto il bianco, il tortora, l’antracite e il ruggine, perché arredano con stile questo tipo di esterni.
Anche il verde indoor è in forte crescita: gli hobby farmer tendono a invecchiare e le nuove generazioni spesso non proseguono le tradizioni agricole familiari…
Sabina Boscato: Abbiamo ragionato su vasi in rotazionale con un costo “accattivante” e dimensioni adatte all’indoor. Con texture e colori particolari, che si abbinano al mondo dell’arredo. Sono le nuove collezioni che presenteremo a settembre: Materika, la nuova linea che regala un effetto tattile e visivo inaspettato e Aromatika, vasi come veri complementi d’arredo, ideali per realizzare il tuo piccolo spazio verde ricco di profumi.


Rivalutare il “prodotto vaso”
Nei centri giardinaggio il vaso dovrebbe essere valorizzato, invece spesso viene esposto all’aperto. All’estero le piante vengono proposte con un vaso capace di valorizzarle e offrono spazi per travasare le piante.
Sabina Boscato: Dall’anno scorso, insieme all’architetto e stylist milanese Marta Meda, nelle fiere abbiamo iniziato a proporre uno stand con differenti ambientazioni e con le piante abbinate ai vasi, concept espositivo che è stato particolarmente apprezzato. Noi vogliamo infatti raccontare come il vaso non sia un semplice contenitore, ma un oggetto che interpreta storie, stili di vita e ambienti contemporanei.
Il vaso è un complemento d’arredo capace di integrarsi nelle nostre case e di valorizzare la presenza del verde. Un oggetto di design, che crea bellezza ed emozioni. Prevale la cultura del vaso basico mentre dovremmo ri-nobilitarlo come complemento d’arredo: è nell’interesse di tutti, nostro ma anche dei garden center. La collezione Aromatika di cui parlavamo prima è nata proprio per essere abbinata alle piante aromatiche, arredando la cucina con stile e funzionalità unendo due passioni come giardinaggio e cucina. Con colori e texture studiati per avvicinare il consumatore a un vaso più strutturato.


Forse la leva del prezzo è più facile?
Sabina Boscato: Non dico che un garden center non debba avere il reparto dedicato ai prodotti “basici”: sarebbe bello che i garden center fossero sempre di più luoghi di ispirazione. Ci piacerebbe lavorare assieme a loro e prevedere spazi espositivi ambientati, in cui esporre vasi abbinati alle piante per ispirare i clienti con nuove idee legate all’home decor. Grazie alla ricchezza della nostra offerta, possiamo rispondere alle esigenze eterogenee del pubblico, sempre in sintonia con la natura, con soluzioni per l’indoor, destinate alle case ma anche agli uffici, ai negozi, ecc. Se ci spostiamo verso i temi dell’arredo, del décor e dell’emozione ci allontaniamo anche dalla stagionalità.




Riciclato e certificato
La sostenibilità è un tema delicato per le industrie che trasformano le materie plastiche. Qual è la vostra visione?
Sabina Boscato: Da quest’anno siamo la prima azienda produttrice di vasi ad aver ottenuto la certificazione ambientale di prodotto Epd (Environmental Product Declaration): attesta che la nostra linea Greener viene realizzata con il 70% di materiale riciclato.
Un po’ tutte le aziende hanno abbracciato i nuovi materiali riciclati. Per trasparenza abbiamo sentito l’esigenza di una certificazione da parte di un ente terzo che confermasse l’effettiva percentuale di materiale riciclato.
Avete anche realizzato un Bilancio di Sostenibilità…
Sabina Boscato: Sì, abbiamo pubblicato il Bilancio di Sostenibilità che già dal 2021 ha rendicontato l’attività dell’azienda in vari ambiti, secondo i parametri europei. Attraverso un ente esterno misuriamo la performance aziendale per migliorarla di anno in anno. Avevamo già da tempo la certificazione ambientale e stiamo organizzando la posa dei pannelli solari per l’utilizzo di fonti rinnovabili: il Bilancio di Sostenibilità è un ulteriore passo di un percorso iniziato anni fa.