Aicg ha promosso un incontro con i suoi soci sostenitori tra le industrie del settore per stimolare un confronto all’interno della filiera. La collaborazione tra tutte le imprese rappresenta una chiave di volta per affermare le esigenze e la visibilità del nostro mercato nelle sedi istituzionali.
Il 9 settembre l’Associazione Italiana Centri Giardinaggio (Aicg) ha promosso un interessante incontro dedicato ai suoi sponsor, cioè le imprese produttrici di servizi e articoli per il giardinaggio interessate a promuovere il ruolo dei garden center italiani. Accanto ai centri giardinaggio, che sono Soci Ordinari e trovano in Aicg il punto di riferimento ideale per la tutela, la promozione e la valorizzazione di questa particolare attività figlia della multifunzionalità agricola, l’Associazione ospita infatti anche una serie di Aziende Sostenitrici che non hanno potere di voto ma sono coinvolte per stimolare la crescita e l’affermazione di Aicg. Per creare “ponti” tra garden center e fornitori, favorendo la collaborazione commerciale e la valorizzazione dei prodotti e dei servizi.
Parallelamente Aicg ha stretto collaborazioni anche con altre realtà del settore, come altre associazioni, enti e istituzioni, per creare nuove opportunità e rappresentare il settore a livello nazionale e internazionale.
“L’Associazione fa la forza” è il motto storico di Aicg, che oggi rappresenta una rete composta da 147 garden center associati, 84 soci sostenitori per un totale di 2.500 operatori coinvolti e circa 10 milioni di clienti finali raggiunti.
La parola ai protagonisti
“Sinceramente nei garden center eravamo già molto presenti, anche prima di sostenere l’associazione Aicg, un progetto che abbiamo sostenuto fin dall’inizio – spiega Manuel Croci, direttore vendite di Verdemax -. Ma proprio per questo abbiamo voluto iniziare a supportarla e negli anni questo rapporto di collaborazione è cresciuto e siamo arrivati anche ad essere main sponsor dell’evento internazionale di Igca organizzato in Italia. Come azienda riteniamo doveroso aiutare in tutti i modi possibili la filiera del mercato in cui operiamo. Come in tutte le attività di questo tipo, non è mai facile avere un riscontro concreto nei numeri, ma sicuramente ci ha portato a comprendere ancora di più le esigenze dei garden center e a partecipare concretamente a qualche iniziativa, come il Garden Festival d’Autunno. Inoltre, i rapporti con gli associati sono ancor più di stima reciproca.
Quello che ritengo importante è che ci siano sempre più garden center all’interno di questa associazione: è un’opportunità per loro di condivisione e sviluppo di idee. Quello che riscontro ogni volta è la conferma che le attività e le idee corrispondono effettivamente alle esigenze degli associati. L’ultima dimostrazione l’abbiamo avuta partecipando all’incontro del 9 settembre, in cui sono emersi in modo importante gli aspetti legati al ruolo del garden center non solo come punto vendita ma anche come luogo in cui concretamente vivere la sostenibilità ambientale e respirare principi etici e sociali. Un luogo che ti permette di ricevere informazioni utili: proprio in questa direzione le ultime nostre attività si sposano perfettamente, penso per esempio al lancio dell’app Tomappo che permette al consumatore di avere molte informazioni per la gestione dell’orto e a un nuovo progetto che stiamo lanciando e che presenteremo a brevissimo”.
“È molto interessante all’interno dell’associazione potersi porre in modalità di ascolto in un momento che non è assoggettato alla vendita – dichiara Federico Consiglio, amministratore delegato di Bottos -. Questo ci fa capire le effettive esigenze di un garden center che deve soddisfare le richieste del suo mercato. Le riunioni di Aicg sono per noi una occasione per avere questo sviluppo di pensiero. Ascoltare e capire i loro problemi, non all’interno del loro negozio o in una trattativa di vendita, ci permette di ascoltare un punto di vista importante sulle esigenze del mercato. Ogni qual volta partecipo alle riunioni di Aicg parlo un po’ con tutti e riesco a capire meglio l’evoluzione e cosa sta succedendo effettivamente nel mercato: la condivisione delle opinioni e il confronto arricchiscono la nostra filiera. Questa è una delle motivazioni che ci ha stimolato ad aderire come soci sostenitori. Il nostro mercato poi richiede una maggiore coesione tra le imprese del settore – produttori e rivenditori – per ottenere una maggiore rilevanza e visibilità a livello nazionale. Non si tratta solo delle problematiche legislative, ma proprio una maggiore attenzione da parte delle principali istituzioni. In Inghilterra la Bbc, il servizio pubblico radiotelevisivo, ospita moltissimi programmi televisivi e radiofonici dedicati al giardinaggio: è possibile che in Italia venga dato più spazio agli oroscopi rispetto a un hobby che coinvolge 12 milioni di appassionati? Questo avviene perché non abbiamo una rappresentanza forte e finalmente c’è una associazione che si propone di assolvere a questa mission”.
“L’ingresso della nostra azienda all’interno di Aicg come socio sostenitore è avvenuto in concomitanza con la nascita dell’associazione stessa – afferma Mario Ferrarini, fondatore di Arena Vivai -. Siamo stati tra i primi a crederci. La partecipazione come figure sostenitrici ci ha permesso di sviluppare una rete di relazioni che si sono progressivamente trasformate in veri e propri rapporti di stima e fiducia reciproca. Questi legami, spesso anche personali, hanno rappresentato la base imprescindibile per costruire collaborazioni solide e durature. La frequentazione costante dell’associazione ci ha dato una possibilità unica: quella di rimanere con buona frequenza a stretto contatto con i nostri clienti, osservando da vicino le loro esigenze, le difficoltà quotidiane e i punti di forza specifici dei loro centri giardinaggio. Questa conoscenza diretta ha reso possibile un’evoluzione quasi sartoriale del nostro lavoro, adattando la nostra offerta di piante alle reali necessità del mercato e dei nostri clienti. Direi che tutto questo ha saputo creare una forte sinergia. Non credo che l’obiettivo di un socio sostenitore debba essere quello di vendere il proprio prodotto all’interno di Aicg: il vantaggio che un’azienda dovrebbe aspettarsi è sempre indiretto. È interessante per me sottolineare che non si tratta solo della classica catena del valore, in cui ogni attore b2b apporta un contributo tangibile che si riflette nel prodotto finale offerto al cliente, ma anche di una dimensione più profonda, che con un gioco di parole chiamerei la catena dei valori, cioè la condivisione dei valori etici e culturali che sono alla base di una relazione commerciale autentica e sostenibile, valori senza i quali sarebbe impossibile costruire fiducia e collaborazione durature”.