lunedì, Settembre 1, 2025

I trend dei terricci consumer nel 2024

Il meteo molto sfavorevole della primavera 2024 ha segnato in negativo tutto il comparto garden. Il settore dei terricci consumer, però, ha “tenuto” per la maggior parte dei produttori e per molti di essi è addirittura cresciuto. Ecco le considerazioni in merito di 12 aziende leader.

A costo di risultare ripetitivi, dob­biamo ricordare ancora una volta che la primavera del 2024 è stata particolarmente fredda e piovosa, probabilmente la peggiore da anni, soprat­tutto nel nord Italia dove il maltempo si è protratto fino a inizio estate, ritardando le attività di giardinaggio degli hobbisti. Nonostante il clima avverso, a cui si deve aggiungere una situazione geopolitica quantomeno instabile e un costo cre­scente delle materie prime, il mercato dei substrati consumer sembra però aver per­formato meglio rispetto al 2023.

I primi mesi del 2025 ci fanno sperare di non dover ripetere nello speciale dell’anno prossimo la premessa sul meteo sfavore­vole: nonostante le vendite siano andate un po’ “a singhiozzo” a inizio anno, infatti, quasi tutti gli intervistati concordano con una primavera in crescita e un allungo del­la stagione fino a giugno/luglio, grazie a un clima mite e stabile.

Tra i trend che hanno caratterizzato il set­tore nel 2024 si segnala una crescita della domanda di prodotti specifici, premium e con maggior valore aggiunto, a cui si af­fianca la richiesta di terricci più ecososte­nibili (anche nel packaging) e di formati più pratici, soprattutto da parte dei consuma­tori più giovani. Gli intervistati sottolinea­no però anche una tenuta costante del ter­riccio universale, sempre tra i best seller.

Riguardo al tema dei terricci senza torba, molto attuale, le aziende si dividono tra chi crede che la richiesta arrivi solo da parte dei rivenditori e non dai consumatori finali, ancora ignoranti in materia, e chi avverte invece una tendenza opposta. Rimane il fatto che praticamente tutte le aziende stanno proponendo terricci con materie alternative (fibra di legno o di cocco, pel­let vegetale, composto verde), anche se il cambiamento delle abitudini e delle richie­ste dei giardinieri italiani sembra richiede­re tempi abbastanza lunghi.

Per foto­grafare l’andamento del comparto, abbiamo intervistato 12 aziende del settore. Ecco la testimonianza, in ordine alfabetico, di Arber Horticulture, Cargill, Cifo, Compo, Fer­til, Florenter, Ital-Agro, Italiana Terricci, Semen­ti Dotto, Tercomposti, Terflor e Vigorplant.

Andamento e trend dei terricci consumer del 2024

Come giudicate l’andamento del mercato dei “substrati hobby” nel 2024? Quali trend sono emersi e quali hanno caratterizza­to le vendite di substrati hobbistici nello scorso anno?

ARBER HORTICULTURE
Rino Caccia
Responsabile commerciale

Il clima va a influire sempre più “pesan­temente” sull’andamento delle vendite; l’anno passato, soprattutto nel nord Italia, le piogge protrattesi fino ai primi giorni di luglio hanno condizionato in modo drasti­co l’uscita dei prodotti sul punto vendita (e gli eventuali riordini di stagione). Aver mantenuto i prezzi uguali a quelli dell’anno precedente non ha aiutato a incrementare i mar­gini di contribuzione e ha aumentato le spese e le aspettative per le prossime stagioni.
I clienti finali si aspettano prodotti di qua­lità che possano garantire soddisfazione nei loro acquisti (rapporto qualità/prezzo); offrendo il meglio in fatto di qualità abbiamo comunque avuto una stagione positiva che sta dando ulteriori frutti anche quest’anno.

CARGILL
Paola Barbieri
Retail buyer e category manager no feed

Negli ultimi 5 anni il mercato ha vissuto diverse fasi, segnate da cambiamenti rapidi e spesso imprevedibili. Il periodo del Covid ha rappresentato un momento di crescita eccezionale per molte aziende del settore, Raggio di Sole compresa. Le restrizioni alla mobilità, la maggiore quantità di tempo libero trascorso in casa e la limitata possibilità di spendere in viaggi, svaghi o ristorazione hanno portato i consumatori a riscoprire il valore dello spazio domestico e del verde. In quegli anni, il giardinaggio e le attività legate alla cura dell’ambiente domestico sono diventati una vera passione per molti italiani, che hanno investito con maggiore disponibilità anche in prodotti di qualità, trasformando il 2020 in un anno record per il comparto.
Tuttavia, con il progressivo ritorno alla normalità, questo slancio si è attenuato. Negli ultimi due anni, il contesto economico generale – segnato da un’inflazione crescente, una minore capacità di spesa delle famiglie e una rinnovata attenzione ai consumi – ha influenzato anche il nostro settore. Le priorità dei consumatori sono cambiate e il mercato ha dovuto confrontarsi con nuove dinamiche, più complesse e meno prevedibili rispetto alla fase di espansione vissuta durante l’emergenza sanitaria. Nello stesso tempo però si è registrata anche un’evoluzione della percezione dei substrati, che sono diventati col tempo prodotti autonomi con valore aggiunto, ottimi per il cross-selling.
Nel 2024 il mercato italiano dei substrati hobbistici ha confermato resilienza, nonostante le sfide climatiche e macro-economiche. Si tratta infatti di un comparto fortemente influenzato dall’andamento meteorologico, in particolare nei mesi primaverili, che rappresentano il cuore della stagione per il giardinaggio domestico (anche se il cambiamento climatico sta portando progressivamente verso una destagionalizzazione delle vendite, estendendole anche fino a settembre ed ottobre). La primavera sfavorevole al nord è stata compensata da condizioni meteo migliori al sud e da un ampliamento della base di consumatori, soprattutto tra i giovani.
Per quanto riguarda i trend principali che si possono rilevare nel mercato:

  • richiesta di substrati specifici, pensati per colture particolari (ad esempio, orto urbano, piante acidofile, piante aromatiche).
  • crescente sensibilità verso la sostenibilità, con una maggiore attenzione ai prodotti rispettosi dell’ambiente, soprattutto da parte delle generazioni più giovani.
  • crescente attenzione alla convenienza e alla praticità, con una domanda in aumento per i formati più piccoli e maneggevoli, particolarmente apprezzati nel canale garden, dedicato a consumatori urbani con esigenze legate a balconi e spazi ridotti. Nel canale delle rivendite agrarie, rivolto soprattutto a consumatori periurbani e che costituisce il nostro riferimento principale, continuano invece a prevalere i formati più grandi, con il Terriccio Universale Bio da 70 L che si conferma il nostro best-seller.

In questo contesto, la nostra linea Fleur du Soleil di Raggio di Sole risponde a tutte le richieste provenienti dal mercato con un assortimento ampio e mirato: dal Terriccio Universale Bio al Terriccio per Orto, Semina e Taleaggio e per Tappeti erbosi, fino al Terriccio per Acidofile, Agrumi, specifici per Piante Grasse e Orchidee tutti studiati per offrire performance elevate e favorire uno sviluppo sano e vigoroso delle piante. Disponibili in confezioni da 10, 25, 45 e 70 L in base alle esigenze del consumatore; sempre più alla ricerca di substrati completi e performanti arricchiti con microrganismi benefici per la salute delle piante, come il nostro Terriccio Universale Vivo con effetto biostimolante grazie agli acidi fulvici e umici da Leonardite, Zeolite e alga bruna norvegese.

CIFO HOME & GARDEN
Maria Chiara Siciliani
Direttore commerciale

In generale, il 2024 ha visto un mercato dei substrati hobbistici piuttosto stabile, con leggere flessioni o lievi crescite a secon­da delle aree geografiche e dei segmenti. Purtroppo il fattore meteorologico ha gio­cato un ruolo determinante, una primavera piovosa e un’estate che in alcune regioni ha tardato ad arrivare, o è stata molto calda e secca, hanno influenzato la stagionalità degli acquisti, ritardandoli o concentran­doli in periodi più brevi. Nonostante queste difficoltà climatiche, la domanda di terriccio universale ha continuato a mostrare un buon vigore, attestandosi una crescita sul volume totale dei prodotti venduti, a dimostrazione di una base di consumatori ancora attiva nel giardinaggio di base.

COMPO ITALIA
Ufficio marketing

Il 2024 ha mostrato segnali positivi per il mercato dei substrati hobbistici, anche se in un contesto macroeconomico non privo di sfide. Abbiamo registrato una stabilità complessiva della domanda, con un lieve in­cremento nei segmenti premium e specia­lizzati. Tra i trend più evidenti, segnaliamo una maggiore attenzione dei consumatori verso prodotti sostenibili e a basso impatto ambientale, oltre a un interesse crescente per soluzioni adatte al giardinaggio urbano, come i substrati per piante in vaso e orti da balcone. Il consumatore hobbista si mostra oggi più informato ed esigente, e ciò ci ha spinto a valorizzare l’innovazione di prodot­to e la trasparenza nella comunicazione.

FERTIL
Filippo Colleoni
Responsabile commerciale

Nel 2024, il mercato dei substrati hobby in Italia ha mostrato una certa stabilità, seppur con dinamiche interessanti. Abbiamo registrato un consolidamento dell’interesse verso il giardinaggio domestico, che si conferma un pilastro per il settore. I trend principali che abbiamo osservato sono stati una crescente attenzione alla soste­nibilità e una ricerca sempre più mirata di prodotti specifici.
In particolare, i consumatori hanno iniziato a privilegiare substrati che promettono risultati mirati per particolari tipi di piante – penso ai ter­ricci per orchidee, piante aromatiche, o agrumi – piuttosto che soluzioni generiche. Questo denota una maggiore consapevolezza e una maggiore propensione a investire in pro­dotti di qualità che garantiscano il successo delle proprie colture. Anche il packaging ha avuto il suo peso, con una preferenza per formati più gestibili e informativi.

FLORENTER
Claudia Carini
Amministratrice

Abbiamo riscontrato nel consumatore molto interesse nei confronti di alcune materie prime alternative, come la fibra di legno, o particolari additivi quali la farina di neem, micorrize o il tricoderma. Sembra inoltre restare alta l’attenzione rispetto ai prodotti con certificazione Bio, caratteri­stica di tutto il nostro catalogo.

ITAL-AGRO
Simone Boroni
International marketing manager

Il 2024 è stato un anno complesso ma, in ultima analisi, molto indicativo delle di­namiche profonde del nostro settore. Po­tremmo definirlo un anno a due velocità, che ha messo alla prova la resilienza dell’in­tera filiera ma che, alla fine, ha premiato la qualità e la visione strategica. L’anda­mento climatico ha avuto un impatto in­negabile: una primavera fredda e piovosa, soprattutto nel nord Italia, ha compresso la tradizionale finestra di vendita, ritardando le attività di giardinaggio dei consumatori. La seconda parte dell’anno, fortunatamen­te, ha permesso un recupero significativo. Al di là del meteo, il trend più rilevante che abbiamo osservato, e che ha caratterizza­to positivamente le nostre performance, è stato un chiaro spostamento del consumatore verso prodotti a più alto valore aggiunto. Non parliamo più di un acquisto generico, ma di una scelta consapevole. L’hobbista italiano è diventato più esigente e informato; cerca soluzioni specifiche per le proprie esigen­ze, che si tratti dell’orto sul balcone, della cura di piante da interno pregiate o del benessere del proprio prato. Questo consu­matore ha capito che un substrato di qualità superiore non è un costo, ma un investimento per garantire la salute delle piante e una resa migliore e più duratura. Il 2024, quindi, ha confermato che la strada della qualità e della specializzazione è quella vincente e che il nostro impegno nel fornire prodotti di eccellenza è pienamente riconosciuto dal consumatore finale.

ITALIANA TERRICCI
Michele Ripamonti
Agronomo

La richiesta di “substrati hobby” da parte della clientela è in crescita. Proprio in fun­zione di questa domanda, la nostra azienda ha deciso di ampliare il proprio catalo­go prodotti con una linea di substrati per hobbisti in formati da 70 L. Il trend è stato di assoluta crescita e le maggiori richieste sono state per il terriccio universale,che si è attestato su un +7% sul volume totale dei prodotti venuti.

SEMENTI DOTTO
Michele Olivo
Responsabile commerciale

Segnaliamo una stabilità delle vendite ri­spetto al 2023; vi è stata una flessione nei primi mesi dell’anno caratterizzati da una pri­mavera fredda e piovosa soprattutto al nord, ma abbiamo assistito a una ripresa trainata dalle regioni del centro-sud Italia.
La maggior parte delle vendite sono relati­ve ai substrati tradizionali e universali con componenti quali torba e compost vegeta­le, ma stiamo assistendo a una domanda sempre maggiore di terricci ecocompati­bili senza utilizzo di agenti torbosi.

TERCOMPOSTI
Romina Tribi
Direttore marketing

Ci riteniamo molto soddisfatti di come si è concluso il 2024: le aspettative erano alte e il settore garden hobby ha risposto bene alle sfide che si sono presentate nel corso dell’an­no, prime fra tutte la situazione geopolitica e le avversità meteorologiche.
Il trend che è emerso riguarda il fatto che quasi tutte le novità si sono concentrate sull’innovazione green. Le aziende puntano su nuove tecnologie, materie prime soste­nibili e soluzioni brevettate che possano migliorare l’esperienza del giardinaggio per i consumatori finali anche in termini di re­sponsabilità ambientale e sociale.

TERFLOR
Simone Gatti
Responsabile vendite e marketing

Ancora una volta la stagione è stata pena­lizzata da un meteo fortemente negativo. Temperature basse e piogge ininterrotte su tutto il nord Italia hanno frenato le vendite da febbraio a fine maggio e poi a ottobre.
Sostanzialmente al nord si è lavorato bene a settembre e, compatibilmente con i fat­turati che possono verificarsi in questo pe­riodo, nei mesi estivi. Le cose sono andate decisamente meglio al centro-sud, dove il periodo nel quale si sviluppa tradizional­mente la vendita dei substrati ha avuto un meteo nettamente più favorevole.
Tutto sommato, comunque, il risultato non si è discostato molto rispetto al 2023, ma si fa sempre più evidente la difficoltà nell’ap­provvigionamento delle materie prime, in pri­mis della torba, il cui costo sta conoscendo un costante e deciso incremento.

VIGORPLANT
Elisa Goi
Marketing manager

L’andamento del mercato dei substrati hobby nel 2024 è stato complessivamente positivo, con segnali di consolidamento e una crescita rispetto all’anno precedente, nonostante il persistere di un contesto economico influenzato da dinamiche in­flazionistiche e da condizioni climatiche irregolari.
La categoria dei substrati universali, che costituisce la base stabile del comparto, continua a rispecchiare le preferenze dei consumatori grazie alla loro versatilità percepita e alla capacità di rispondere a un ampio spettro di esigenze colturali.
Un ruolo centrale è stato giocato dalla crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e all’impiego di materie prime rinnovabili. I consumatori si dimostrano sempre più sensibili alla composizione dei substrati, privilegiando prodotti che riducono l’impatto ambientale, anche at­traverso l’utilizzo di materiali compostati, rigenerati o di origine vegetale.
Il substrato viene così sempre più percepi­to come parte di uno stile di vita consape­vole, orientato al rispetto delle risorse na­turali e alla riduzione degli sprechi. Questa consapevolezza si riflette nelle scelte d’ac­quisto, che premiano i prodotti in grado di coniugare efficacia, qualità e responsabili­tà ambientale.
Nel corso del 2024 si è inoltre osservato un al­lungamento della stagione di vendita, con buo­ni risultati anche nei mesi tradizionalmente meno attivi come luglio, segno di una domanda più costante e distribuita nel tempo.
Infine, si registra una crescita anche per substrati specifici destinati a esigenze colturali particolari, come quelli per tap­peti erbosi o per piante come orchidee e carnivore, a conferma di un interesse sem­pre maggiore verso soluzioni più tecniche, funzionali e attente alle caratteristiche na­turali delle colture.

Splende il sole sul 2025

Come giudicate l’andamento delle vendite di terricci consumer nel primo semestre 2025?

ARBER HORTICULTURE
Rino Caccia
Responsabile commerciale

Dal nostro punto di vista, con una rete vendi­ta sempre più presente nei mercati tradizionali (garden center, rivendite e agrarie), un appa­rato logistico molto efficiente nelle conse­gne e utilizzando substrati che incontrano le esigenze del cliente finale in fatto di qualità del materiale all’interno dei sacchi (che fra l’altro già dalla prossima stagione saranno sempre più accattivanti con la nuova grafica), siamo molto soddisfatti di come è andato il primo semestre del 2025 e soprattutto di come stanno andando le ul­teriori richieste da parte dei punti vendita che, soddisfatti, stanno già facendo riordini per la ripresa dal periodo festivo.

CARGILL
Paola Barbieri
Retail buyer e category manager no feed

In generale, il primo semestre del 2025 ha mostrato un andamento sostanzialmente stabile, ma comunque con un segno positivo rispetto al semestre precedente del 2024.
Abbiamo registrato un aumento della do­manda dei nostri substrati Fleur du Soleil nel periodo primaverile, in particolare du­rante il mese di maggio, favorito da con­dizioni climatiche più stabili e miti che hanno incoraggiato attività come semina e trapianto. Rispetto al 2024, si è osservata un’inversione nel trend di vendita tra aprile e maggio, con maggio 2025 in netta crescita, a conferma di quanto il fattore meteo incida direttamente sulle dinamiche del mercato.

CIFO HOME & GARDEN
Maria Chiara Siciliani
Direttore commerciale

Nel primo semestre abbiamo registrato una crescita di fatturato rispetto all’anno precedente. Interpretiamo questo come un dato interessante, perché indica una maggiore capacità di spesa da parte dei con­sumatori o, in alcuni casi, una preferenza per prodotti di fascia più alta e questo è senza dubbio un segnale positivo, poiché confer­ma che non si tratta solo di un aumento dei prezzi medi, ma di una reale crescita nella quantità di prodotto acquistato dai consu­matori. Significa che più persone stanno acquistando terriccio, o che chi già lo ac­quistava, ne sta comprando di più.

COMPO ITALIA
Ufficio marketing

Il primo semestre del 2025 ha fornito segnali positivi, emersi già nel 2024. In particolare, notiamo un incremento delle vendite, soprattutto nei canali specializ­zati e nel bricolage, con picchi stagionali allineati a quelli degli anni precedenti. La crescente sensibilità ambientale conti­nua a orientare le scelte d’acquisto, favo­rendo prodotti innovativi, arricchiti con ma­terie prime alternative e sostenibili. Anche il packaging gioca un ruolo importante: la domanda si orienta verso soluzioni più ecologiche e riciclabili. Nel complesso, prevediamo una chiusura d’anno in linea se non superiore al 2024, con potenziale cre­scita nei segmenti a valore aggiunto.

FERTIL
Filippo Colleoni
Responsabile commerciale

Il primo semestre del 2025 ha confermato il trend di crescita, con segnali incoraggianti soprattutto per i mesi primaverili. Abbiamo visto un’accelerazione nelle vendite, trainata da condizioni climatiche favorevoli che han­no incentivato le attività di giardinaggio.
C’è stato un incremento nella domanda di substrati professionali adattati al seg­mento hobby, segno che i consumatori cercano prodotti sempre più performanti. La tendenza verso la personalizzazione del giardinaggio continua a rafforzarsi, e questo ci spinge a innovare costantemen­te l’offerta per soddisfare esigenze sem­pre più specifiche.

FLORENTER
Claudia Carini
Amministratrice

Nonostante le vendite durante i primi mesi del 2025, gennaio e febbraio, siano partite a singhiozzo rispetto agli stessi mesi degli anni precedenti, abbiamo notato che la stagione delle vendite si è allungata anche du­rante i mesi generalmente più lenti (giugno e luglio), realizzando ottimi numeri. La tenden­za del rivenditore negli ultimi anni è quella di non fare grandi approvvigionamenti, ordinando quindi meno materiale ma più frequentemente.

ITAL-AGRO
Simone Boroni
International marketing manager

Il primo semestre del 2025 ha presenta­to uno scenario complesso per l’intero comparto del giardinaggio, non solo per i substrati. L’andamento climatico, in particolare, ha giocato un ruolo cruciale. Abbiamo assistito a una primavera carat­terizzata da una notevole irregolarità, con un’alternanza di fasi quasi estive e repentini sbalzi termici, specialmente nel nord Italia. Questo andamento incerto ha inevitabilmen­te condizionato le tempistiche dei consuma­tori, posticipando le classiche operazioni di trapianto e cura del giardino e creando un andamento delle vendite a “singhiozzo”. No­nostante questo contesto generale, come Ital-Agro abbiamo registrato segnali inte­ressanti e una tenuta del mercato che ci rende positivamente fiduciosi. La nostra analisi evidenzia una notevole resilienza in segmenti specifici, a conferma di un trend ormai consolidato: la passione per il verde domestico è un’abitudine radicata che va oltre la stagionalità e le bizze del meteo.
Dal punto di vista strategico, abbiamo lavorato a stretto contatto con la nostra rete di vendita, fornendo supporto e fles­sibilità per gestire al meglio i riordini e cogliere le finestre di tempo favorevole. Guardando alla seconda metà dell’an­no, le nostre previsioni sono orientate a un recupero della domanda. Il mercato del giardinaggio hobbistico poggia su basi solide e l’interesse degli italiani per la cura dei propri spazi, sia interni che esterni, continua a rappresentare un mo­tore di crescita potente e costante su cui, come Ital-Agro, continuiamo a investire con convinzione.

ITALIANA TERRICCI
Michele Ripamonti
Agronomo

Per i prodotti “Terra”, il trend ha seguito l’andamento del 2024, già in positivo nei due anni precedenti e ha registrato un au­mento del 3-4% su miscele personalizzate e su prodotti specifici per il prato. Per i prodot­ti “Terricci” in formati da 70 L l’incremento è rimasto pari al secondo semestre 2024, definendo un andamento di crescita co­stante.

SEMENTI DOTTO
Michele Olivo
Responsabile commerciale

In questi primi mesi del 2025 abbiamo ri­scontrato una lieve flessone dovuta sostan­zialmente a un incremento dei prezzi conse­guente a costi delle materie prime e dei trasporti in aumento. Aumenta la ricerca di terricci biologici e specifici.

TERCOMPOSTI
Romina Tribi
Direttore marketing

L’anno è iniziato decisamente molto bene, con un importante incremento in termini di fatturato rispetto al pari periodo dell’anno precedente, sopra le previsioni soprattut­to nei primi mesi dell’anno.

TERFLOR
Simone Gatti
Responsabile vendite e marketing

Nonostante i mesi di marzo e aprile siano stati caratterizzati dal maltempo un po’ in tutta la penisola, maggio e giugno hanno per­formato decisamente bene, nettamente al di sopra della media. Chiudiamo la prima metà dell’anno con un segno positivo rispetto allo stesso periodo del 2024, il che rende otti­misti per il prosieguo della stagione che, se dovesse confermarsi con un autunno clemente sotto il profilo meteo, porterebbe segnare un ottimo risultato di fine anno.

VIGORPLANT
Elisa Goi
Marketing manager

Nel primo semestre del 2025, il mercato italiano dei substrati hobbistici ha mostra­to un andamento complessivamente po­sitivo, sostenuto da una domanda vivace nei mesi primaverili. Aprile e maggio si sono confermati i periodi chiave per la crescita, con performance solide che hanno trainato l’intero semestre.
I substrati universali continuano a rappre­sentare il cuore delle vendite, conferman­dosi come categoria di riferimento sia in termini di volumi che di penetrazione nei garden center, grazie alla loro versatilità e facilità d’impiego.
Il semestre si chiude con un bilancio posi­tivo, in un contesto dove i consumatori mo­strano una maggiore attenzione alla quali­tà dei prodotti e alle loro performance. Le scelte d’acquisto puntano sempre più su so­luzioni tecnicamente affidabili, sostenibili e differenziate, premiando le aziende in grado di rispondere a queste esigenze.

Il futuro è peat-free?

Nel 2021 la percentuale di torba nei terricci hobbisti era il 50%, ma già nel 2022 era scesa al 41% (dati Aipsa). È in aumento la richiesta di sacchetti di terriccio senza torba da parte dei rivenditori e dei consumatori italiani? Come state lavorando su questo fronte?

ARBER HORTICULTURE
Rino Caccia
Responsabile commerciale

Siamo convinti sia un passaggio che necessita di molta attenzione ed estrema cura alle varie esigenze, ma come detto nell’altro punto il cliente finale sta premiando la qualità (oltre che il servizio) e proprio per questo motivo è molto attento al contenuto e a volte non è facile trovare il giusto compromesso fra qualità e prezzo: l’utilizzatore finale, sempre più attento, lo sta notando e lo vede non al momento dell’acquisto, ma quando va a invasare le sue piante. Ovviamente stiamo valutando diverse alternative in questo senso, ma sempre nel rispetto dei nostri principi di qualità, privilegiando le aspettative del mercato attuale.

CARGILL
Paola Barbieri
Retail buyer e category manager no feed

In generale si può rilevare un interesse crescente verso substrati senza torba, sia da parte dei consumatori sia dei rivenditori italiani.
A nostro avviso sul mercato è possibile individuare due diversi profili di consumatori. Da un lato troviamo (soprattutto in canali come le rivendite agrarie) i consumatori più tradizionali, orientati principalmente al rapporto qualità/prezzo e ancora abituati a utilizzare i substrati a base di torba, apprezzati per le loro elevate prestazioni, ma di certo meno sostenibili dal punto di vista ambientale.
Dall’altro, si sta invece affermando una fascia di clienti più consapevoli, informati ed esigenti, particolarmente attenti alla qualità, all’origine delle materie prime e all’impatto ambientale dei prodotti. Questo segmento è disposto a investire qualcosa in più per soluzioni che rispondano a criteri di ecosostenibilità. Le generazioni più giovani, in particolare, mostrano una maggior sensibilità verso temi come la sostenibilità ambientale e la trasparenza delle etichette, privilegiando prodotti con packaging chiaro e composizioni a basso impatto ambientale, come quelli senza torba.
In Raggio di Sole, stiamo lavorando attivamente su questo fronte. Nella nostra linea Fleur du Soleil, abbiamo introdotto un substrato biologico per orto e giardino che contiene materie prime di origini vegetali non trattate e naturali provenienti da fonti rinnovabili a basso impatto ambientale: con pregiata fibra e granulo di cocco, con compost verde di qualità e sabbia. L’obiettivo è continuare a garantire performance elevate, rispettando al tempo stesso la crescente richiesta di prodotti più eco-friendly a prezzi vantaggiosi, con attenzione alla sostenibilità anche nel packaging con confezioni con minimo 60% di plastica riciclata.

CIFO HOME & GARDEN
Maria Chiara Siciliani
Direttore commerciale

Come azienda, siamo impegnati anche su questo fronte. Abbiamo avviato diversi progetti strategici che ci vedono collaborare con partner esterni, oltre a un intenso lavoro del nostro dipartimento di Ricerca e Sviluppo interno. L’obiettivo è sviluppare e commercializzare prodotti innovativi che vadano in questa direzione. Ad oggi i numeri relativi ai volumi di vendita dei terricci completamente senza torba sono ancora marginali e riteniamo ci siano principalmente due ragioni.
Innanzitutto, la sensibilità del consumatore italiano verso la sostenibilità energetica della filiera dei substrati a base di torba non è ancora radicata. Sebbene ci sia una maggiore consapevolezza ambientale generale, l’impatto ecologico dell’estrazione della torba non è sempre il fattore discriminante nella scelta finale del prodotto.
In secondo luogo, e questo è un aspetto tecnico cruciale, il consumatore continua a scegliere il terriccio a base di torba per le sue prestazioni.

COMPO ITALIA
Ufficio marketing

Da diversi anni Compo propone prodotti torba-free, anticipando le esigenze di sostenibilità del mercato. Tuttavia, l’interesse da parte del consumatore finale è rimasto finora contenuto. Nonostante ciò, continuiamo a credere e investire in questa direzione: manteniamo a catalogo la linea Organic&Recycled, la nostra prima gamma completamente vegana, lanciata nel 2020, realizzata con ingredienti riutilizzati e confezioni riciclate. Parallelamente, proseguiamo il lavoro di ottimizzazione delle formulazioni, con l’obiettivo di allinearci sempre più alle esigenze dei consumatori, del canale distributivo e alle linee guida della politica ambientale.

FERTIL
Filippo Colleoni
Responsabile commerciale

Assolutamente: la richiesta di substrati senza torba è in costante aumento, sia da parte dei rivenditori che, di conseguenza, dei consumatori finali. Questa tendenza è chiaramente guidata da una crescente sensibilità ambientale. I dati Aipsa confermano una traiettoria che noi stessi riscontriamo nel nostro portfolio vendite.
Abbiamo già ampliato significativamente la nostra gamma di terricci peat-free o a ridotto contenuto di torba, offrendo opzioni valide per diverse esigenze di coltivazione, dalle semine ai rinvasi.

FLORENTER
Claudia Carini
Amministratrice

Con la nuova linea di substrati universali abbiamo anche inserito un terriccio peat-free. Ci siamo voluti allineare alle tendenze del mercato europeo anche se sembra che in Italia la richiesta sia ancora molto limitata. Complessivamente credo sia una tematica ancora poco sentita tra i consumatori italiani.

ITAL-AGRO
Simone Boroni
International marketing manager

La crescente sensibilità verso la sostenibilità ambientale è un trend che osserviamo con grande attenzione e che abbiamo cercato di anticipare da tempo. Ital-Agro, forte della sua esperienza, ha intrapreso già da diversi anni un percorso di innovazione volto a sviluppare alternative concrete ed efficaci alla torba. Abbiamo messo a punto formulazioni avanzate per la nostra linea di terricci “eco-sostenibile”. Questi prodotti si basano su un mix bilanciato di materie prime rinnovabili e a basso impatto ambientale, come la fibra di legno, la fibra di cocco e compost di altissima qualità. Le nostre analisi interne e le prove sul campo dimostrano che queste miscele non solo rispettano gli ecosistemi, ma garantiscono performance agronomiche di eccellenza, del tutto paragonabili a quelle dei migliori terricci tradizionali. Registriamo un interesse progressivo e sempre più consapevole da parte del consumatore finale, specialmente tra le nuove generazioni di appassionati di giardinaggio, molto più attente a tematiche come l’ecosostenibilità. Tuttavia, siamo consapevoli che il mercato italiano è storicamente legato all’uso di substrati contenenti torba e che una transizione di questa portata richiede tempo e cultura. Il nostro ruolo è proprio quello di guidare e accompagnare questo cambiamento. Non ci limitiamo a offrire un prodotto, ma ci impegniamo a fare informazione, supportando i nostri partner rivenditori e il cliente finale nel comprendere i vantaggi e l’efficacia delle nostre soluzioni senza torba. Siamo convinti che, attraverso una comunicazione trasparente e un sostegno costante alla rete vendita, la richiesta per questi prodotti innovativi sia destinata a una crescita significativa nel prossimo futuro, trasformando una scelta consapevole in una nuova consuetudine per tutti gli amanti del verde

ITALIANA TERRICCI
Michele Ripamonti
Agronomo

A seguito di Myplant & Garden 2025, viste le proposte pubblicizzate, il mercato ha risposto abbassando ulteriormente la percentuale di torba arrivando anche ad offrire prodotti peat-free. La richiesta da parte dei rivenditori è sempre la stessa, senza particolare focus sull’assenza o meno di torba, ma più sulla qualità. Il consumatore, invece, è diventato più sensibile.
Noi ci stiamo lavorando, da tre anni a questa parte, puntando sui prodotti base ‘terra’, dove tutte le miscele sono senza torba. La richiesta di questa tipologia di prodotti è aumentata del 6% rispetto all’anno precedente.

SEMENTI DOTTO
Michele Olivo
Responsabile commerciale

Stiamo lavorando a nuove linee senza l’utilizzo di torba; i substrati che possono surrogare tale impiego sono molteplici: fibre di legno o cocco, pellet vegetali e lo stesso compost verde.
Stiamo osservando il mercato e riteniamo che la richiesta di substrati più ecologici sarà il futuro del settore.

TERCOMPOSTI
Romina Tribi
Direttore marketing

La torba, tradizionalmente impiegata nei substrati per le sue eccellenti capacità di ritenzione idrica e aerazione, è oggi al centro di un dibattito globale dal punto di vista ambientale e normativo. La difficoltà di reperimento, i costi crescenti e i vincoli normativi introdotti in diversi paesi europei ne stanno limitando l’utilizzo.
Da anni lavoriamo su prodotti alternativi alla torba per rispondere alle esigenze del mercato e delle normative, sviluppando una gamma di substrati professionali che combinano materie prime alternative, come la fibra di legno, che produciamo internamente, utilizzando tra l’altro fonti di energia rinnovabile. La gamma è stata selezionata anche al Myplant Tech di quest’anno da una giuria di esperti come prodotto innovativo ed ecologico.
Riteniamo però che questo fronte sia al momento molto più sentito dal mondo professionale del florovivaismo che dal consumatore hobbista, che ahinoi nell’80% dei casi non sa neanche che cos’è la torba, e quindi non sente l’esigenza di prodotti senza.

TERFLOR
Simone Gatti
Responsabile vendite e marketing

Per varie, e note, ragioni, la torba, per il mercato italiano, è disponibile in quantità sempre più limitate, accessibili a un costo sempre più alto.
Diviene quindi giocoforza limitarne l’impiego nei substrati. Fibra di legno, cocco, inerti e quant’altro stanno assumendo un impiego e un ruolo sempre più rilevanti. Il problema è che tali “surrogati” non forniscono prestazioni paragonabili a quelle della torba e quindi la faccenda si complica, soprattutto a livello professionale, dove, da sempre, i coltivatori fanno affidamento su substrati quasi totalmente torbosi.
Bisogna cambiare mentalità e adeguarsi. È una sfida ormai ben nota e Terflor, come tutti i produttori di substrato, vi sta lavorando da diversi anni integrando miscele preesistenti o introducendone di nuove.

VIGORPLANT
Elisa Goi
Marketing manager

La richiesta di terricci a basso contenuto di torba o completamente peat-free è in costante crescita anche in Italia, sostenuta da una consapevolezza ambientale sempre più diffusa e da una maggiore attenzione verso l’impatto ecologico delle scelte colturali, sia da parte dei consumatori finali che dei rivenditori.
Oggi, il substrato viene valutato non solo per le sue performance agronomiche, ma anche per il suo contributo all’economia circolare e alla sostenibilità complessiva del ciclo produttivo. Questa evoluzione sta spingendo il mercato verso soluzioni che privilegiano l’uso di materie prime rinnovabili, materiali rigenerati e filiere trasparenti, con una crescente attenzione anche al packaging ecocompatibile.
Nel 2025 i garden center e i punti vendita specializzati ricercano con determinazione prodotti “green”, in grado di garantire prestazioni elevate, ma con un impatto ambientale ridotto.
Vigorplant ha scelto di anticipare il cambiamento, proponendo una linea di substrati completamente peat-free, frutto di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo. L’obiettivo non è stato semplicemente eliminare la torba, ma riformulare i substrati secondo principi di sostenibilità e circolarità, garantendo al tempo stesso risultati concreti, stabili e replicabili. La nostra linea comprende:

  • Universale Naturè, per un uso ampio e trasversale;
  • Tappeti Erbosi, studiato per la gestione di prati e aree verdi;
  • Ortaggi, pensato per orticoltura domestica e urbana.

Tutti i prodotti sono sviluppati con l’impiego di materie prime vegetali rinnovabili, sottoprodotti valorizzati e tecnologie produttive a basso impatto, mantenendo gli standard qualitativi che da sempre contraddistinguono il nostro marchio.
L’interesse verso i substrati peat-free non è più una nicchia, ma rappresenta un cambiamento strutturale del mercato. In questo contesto, chi saprà coniugare ecologia, innovazione tecnica e affidabilità commerciale sarà in grado di affrontare con successo le sfide future. Noi di Vigorplant abbiamo scelto di esserci, fin da subito.

www.arber.it
www.cargill.it
www.cifo.it
www.compo-hobby.it
www.fertil.it
www.florenter.it
www.italianaterricci.com
www.sementidotto.it
www.tercomposti.com
www.terflor.it
www.vigorplant.com
www.vithalgarden.com

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