Lotta agli insetti alieni: un bell’esempio dell’Australia

Anziché adottare decreti che vietano l’uso di agrofarmaci agli hobbisti, il governo italiano dovrebbe impegnarsi maggiormente nella lotta agli insetti alieni. Per esempio la cimice asiatica (Halyomorpha halys), che sta invadendo l’Italia questo autunno, non fa parte della nostra storia: è un insetto fitofago originario dell’Estremo Oriente, introdotto accidentalmente in Italia e visto per la prima volta in provincia di Modena nel settembre 2012. Contrariamente a quanto avviene in Asia, da noi non trova nemici naturali e si sta diffondendo a macchia d’olio, rappresentando un problema serio per molte coltivazioni.

Lotta agli insetti alieni: come hanno affrontato il problema in Australia

Mentre in Italia (ma anche in Europa) assistiamo impotenti all’invasione, in Australia sono entrate in vigore l’1 settembre 2018 (per ora fino al 20 aprile 2019) una serie di misure restrittive per evitare l’ingresso “indesiderato” e involontario di insetti “alieni” dannosi per l’agricoltura, come la cimice asiatica. Sono tenuti a rispettarle gli operatori commerciali e gli spedizionieri, che dovranno sottoporre i prodotti importati a un processo di fumigazione, con l’obiettivo di abbattere gli insetti indesiderati. In particolare quelli in arrivo da Francia, Georgia, Germania, Grecia, Romania, Russia, Ungheria, Usa e naturalmente dall’Italia. Anche i consumatori sono stati sensibilizzati e invitati a catturare e fotografare gli insetti alieni, per poi allertare un numero di emergenza appositamente creato.

Al di là dei proclami, la difesa dell’agricoltura è davvero una priorità per il governo australiano e lo sta dimostrando con i fatti. Se avessimo adottato anche in Italia questi provvedimenti, avremmo evitato l’invasione non solo della cimice asiatica ma anche della Popillia japonica (detta Coleottero giapponese e importata in Lombardia nel 2014), della Drosophila suzukii (detta Moscerino dei piccoli frutti, importata dalla Cina nel 2009 in Trentino), dell’Erwinia amylovora (detto Colpo di fuoco batterico visto per la prima volta nel 1990 in Puglia), della Aethina tumida (detto Coleottero degli alveari e individuato nel 2014 a Reggio Calabria), della ben nota Xylella fastidiosa (apparsa in Puglia nel 2013 in arrivo dal Costa Rica) e del temibile Rhynchophorus ferrugineus (il cosiddetto Punteruolo rosso importato a Pistoia nel 2004).

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