La Lombardia sostiene i florovivaisti: “Serve un fondo di compensazione per la merce distrutta”

La Lombardia sostiene i florovivaisti e Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, ha proposto di realizzare un fondo da destinare alle imprese florovivaistiche che hanno dovuto distruggere parte o tutta la loro produzione a causa dell’emergenza Coronavirus.

“Questa filiera necessita di una strategia di sostegno ad hoc con misure specifiche che abbiamo sollecitato come sistema delle Regioni al ministero dell’Agricoltura – ha dichiarato Fabio Rolfi -. Rischiamo che alla fine della crisi molte aziende per evidenti carenze di liquidità non siano in grado di rinnovare la produzione e quindi chiudano i battenti. Bisogna predisporre, anche agendo sui fondi comunitari, un sistema di compensazione del prodotto mandato a macero per evidenti motivi di chiusura dei mercati, al fine di garantire una adeguata liquidità alle imprese. Siamo a disposizione come Regione per trovare le modalità di calcolo delle derrate distrutte”.

È un altro bel successo dell’impegno tangibile di Assofloro che sta lavorando insieme all’assessore per individuare forme di sostegno per il settore, che in Lombardia conta circa 7.000 aziende e rappresenta una delle realtà leader a livello nazionale e tra i più colpiti dall’emergenza, sia per la difficoltà di esportare le merci sia per la chiusura di tutto il canale retail.

La Lombardia sostiene i florovivaisti

Nel periodo compreso tra gennaio e maggio si genera circa il 75% del reddito delle aziende florovivaistiche, specialmente quelle del ciclo breve e delle piante in vaso e recise, ragione per cui la crisi per questo specifico settore rischia di essere particolarmente grave.

“Parliamo di un comparto costituito anche da aziende giovani, dinamiche, che hanno sostenuto investimenti ingenti per attrezzarsi a norme sempre più stringenti, senza peraltro beneficare di grandi risorse dai piani di sviluppo – ha aggiunto Fabio Rolfi –. Grazie anche all’azione della Regione Lombardia ora è possibile la consegna a domicilio dei prodotti orticoli, ma questa misura, per quanto utile, non basta. Il governo deve mettere a fuoco la specialità di una filiera nella quale l’Italia si distingue per qualità, biodiversità e varietà di produzione”.

Sul capitolo manutentori del verde, si conferma invece quanto espresso anche da Assofloro: vengono fermate tutte le attività, non essendo la categoria espressamente indicata in quelle essenziali dell’allegato 1 del Dpcm ed essendo prevista nel contempo la sospensione generale dei cantieri dall’ordinanza regionale firmata dal presidente Fontana.

“Ringrazio Anci Lombardia nella persona del presidente Guerra – ha spiegato Fabio Rolfi -, con il quale ho parlato nei giorni scorsi, per l’attenzione che ha voluto prestare al tema richiamando le amministrazioni comunali affinché la sospensione dei lavori e cantieri relativi al verde pubblico, in osservanza delle norme varate, non compromettano i contratti stipulati dalle aziende di manutenzione”.

www.assofloromagazine.it

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