Vendite e-commerce in Italia: +16% nel 2017

Le vendite e-commerce in Italia sono aumentate del 16% nel 2017, contro una crescita mondiale del 25%. Sono solo alcuni dei dati emersi il 30 e 31 maggio nell’edizione 2018 di Netcomm Forum, l’evento promosso dal Politecnico di Milano, Osservatori.net e Consorzio Netcomm per analizzare l’andamento dell’e-commerce in Italia e nel mondo.

Secondo le stime presentate a NetcommForum gli e-shopper in tutto il mondo sono poco meno di 2 miliardi nel 2018 (1.919) e diventeranno 2,5 miliardi nel 2.522. A livello globale l’e-commerce ha sviluppato nel 2017 un giro d’affari di 2.304 miliardi di dollari (+25% sul 2016), con una previsione di crescita a 4.878 miliardi di dollari entro il 2021.

Vendite e-commerce in Italia

Il contesto nazionale incide anche sulle le motivazioni che spingono ad acquistare online: nel Regno Unito, dove l’e-commerce è già consolidato, la ragione principale che spinge il consumatore a effettuare l’acquisto è la comodità (indicata dal 48% degli intervistati); in paesi come Francia e Germania, in cui il commercio elettronico è ancora in una fase di sviluppo intermedio, l’assortimento (24% in entrambi i paesi) è la ragione principale. In Italia chi sceglie il canale online per acquistare lo fa soprattutto in virtù dei prezzi ritenuti più convenienti (ragione indicata dal 49% del campione).

Vendite e-commerce in Italia

Vendite e-commerce in Italia: diminuisce la quota di mercato dei “negozi fisici”

In Italia l’e-commerce ha sviluppato un fatturato di 23,415 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto al 2016 e una previsione di crescita del 15% per il 2018 (pari a un giro d’affari di circa 27 miliardi di euro).

I settori trainanti sono Informatica ed Elettronica (+18%) con 4,6 miliardi di euro, Abbigliamento (+21%) con 2,4 miliardi nel 2017 ed Editoria (+25%) con 1 miliardo di euro. Ci sono però alcuni settori emergenti che registrano tassi superiori alla media: come Arredamento e home living (+44%) a quota 1,26 miliardi, Auto e Ricambi (+26%) che sfiora i 610 milioni e il Food (+34%) solo 83 milioni di euro del 2017.

La quota di mercato dell’e-commerce nell’acquisto di prodotti fisici ha ormai raggiunto nel 2017 il 4,1% delle vendite ed è previsto arrivi al 5,1% nel 2018. Se parliamo di servizi, le stesse percentuali salgono al 9,3% e al 9,8% per il 2018. Naturalmente si tratta di medie: vendere rasaerba o libri non è uguale e ogni mercato ha dinamiche proprie.

Vendite e-commerce in Italia

“Nel 2018 l’ecommerce cresce e incide ormai per il 6,5% sull’acquistato dagli italiani – dallo 0,7% dell’Alimentare al 25% dell’Informatica ed Elettronica o al 32% di Turismo e Trasporti – ed è quindi un canale sempre più importante, in sé e nella sua componente di interazione con gli altri canali fisici – ha spiegato Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano -. La crescita del mercato corrisponde ad un più maturo assetto dell’offerta, testimoniato dallo sviluppo online di alcuni settori emergenti – come alimentare, giocattoli, automotive, arredamento – e dal radicamento fisico nel nostro paese di diversi operatori internazionali con strutture commerciali e logistiche. Rimane tuttavia la netta impressione che una parte importante delle imprese tradizionali non abbia ancora compreso la rilevanza della posta in gioco come dimostra il fatto che il 78% del mercato di prodotti è appannaggio di imprese nate per operare online, le Dot Com. Il fattore logistica – e in particolare la logistica ultimo miglio – emerge sempre più come un formidabile fattore critico di successo – con molta sperimentazione su modelli alternativi – e come un importante tema di complessiva sostenibilità dell’ecommerce – con oltre 230 milioni di consegne in Italia previste nel 2018, ossia quasi 1 milione di consegne al giorno”.

www.netcommforum.it

www.consorzionetcomm.it

www.osservatori.net

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