venerdì, Dicembre 13, 2024

Cresce il florovivaismo italiano nel 2022

Myplant & Garden (Fiera Milano-Rho, 21-23 febbraio 2024) commenta i dati sul florovivaismo italiano nel 2022 forniti da Istat, che parlano di una crescita di oltre 300 milioni rispetto ai 2,78 miliardi dell’anno precedente.

Cresce il florovivaismo italiano nel 2022

Myplant & Garden, la più importante fiera internazionale del verde professionale (florovivaismo, garden, paesaggio), diffonde e commenta le prime anticipazioni ufficiali (fonte Istat) della produzione del florovivaismo italiano nel 2022.

Nel 2022 il valore della produzione ha superato i 3,1 miliardi di euro (oltre 300 milioni in più rispetto al 2021 – 2,78 miliardi), di cui 1.462 milioni di euro per fiori e piante in vaso (quasi 1,3 miliardi nel 2021) e 1.678 milioni per i vivai (1,5 miliardi nel 2021).

florovivaismo italiano nel 2022

È il dato più alto delle ultime annate prese in esame e che fotografa un’Italia in controtendenza sulle produzioni Ue27 (florovivaismo -3,9%).

Le principali realtà produttive italiane sono concentrate soprattutto in 5 regioni: Liguria, che ha il primato delle aziende che coltivano fiori in piena aria; Toscana, Lombardia e Sicilia, dove sono presenti le principali attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali; Campania, dove le aziende sono specializzate soprattutto nella coltivazione di fiori in coltura protetta.

Il verde a protezione dell’ambiente

“Il florovivaismo è una industry in grado di contribuire favorevolmente alle problematiche climatiche e ambientali, dalla forestazione urbana ai benefici economici, salutistici ed estetici che ne derivano – commenta Myplant & Garden -. Stiamo assistendo a una impennata di sensibilità e attenzione per il verde: dalla politica al sistema delle costruzioni, dalla valorizzazione degli spazi aperti ai temi della rigenerazione urbana, alla riforestazione delle città, passando per la consapevolezza di quanto le piante possano fare per combattere i cambiamenti climatici e favorire la salubrità degli ambienti interni: scuole, ospedali, uffici, case possono diminuire del 20% la CO2con la presenza di piante (dati Cnr). In generale, più verde significa meno particolati atmosferici (dal 7 al 24% in meno – un ettaro di foresta urbana è in grado di rimuovere mediamente 17 kg/anno di Pm10, pari a un beneficio economico di 1.825 euro), meno caldo(da 2 a 8°C in meno), meno spese sanitarie, più risparmio energetico, maggiore valore immobiliare. Ogni euro investito nel verde pubblico si rivaluta secondo queste stime sino a 4 euro”.

73 miliardi di euro- pari a 240.000 euro / Km2 – negli ultimi 40 anni (sino al 2021) è la perdita economica subita dall’Italia (fonte EeaEuropean Environmental Agency) a causa degli eventi atmosferici estremi (meteorologici e idrologici) che una corretta gestione del territorio avrebbe potuto ridurre drasticamente. La stessa Agenzia ha stimato che nel 2019 l’inquinamento atmosferico nel Vecchio Continente abbia causato oltre 300.000 decessi prematuri per esposizione al particolato fine; 60.000 le morti premature in Italia.

“Poi c’è l’esplosione della dimensione domestica del green living, i trend crescenti delle micro-coltivazioni, la cura dei propri spazi all’aperto (balconi, terrazzi, giardini), la coscienza del legame tra verde e bellezza, tra verde e salute, e così via. Ambiti tutti in cui il florovivaismo può assumere un ruolo da protagonista”, concludono gli organizzatori.

Myplant & Garden (VIII edizione 21-23 febbraio 2024) attende 700 aziende in esposizione e 20.000 operatori in visita dal mondo.

www.myplantgarden.com

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