Interrogazione alla Commissione Salute per tutelare la vendita degli agrofarmaci per hobbisti

Il Senatore Mino Taricco (PD) ha presentato una interrogazione alla Commissione Salute del Senato al fine di ricevere dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, notizie circa l’attività del gruppo di lavoro che, in seno al suo Dicastero, deve riconsiderare i criteri di autorizzazione dei prodotti fitosanitari non professionali stabiliti nel decreto ministeriale nr 33 del 22 gennaio 2018. Un’attività fondamentale per consentire agli hobbisti di continuare a proteggere le piante e fare giardinaggio e orticoltura domestica, ma importante ancora di più in questo periodo in cui già gravi sono i danni economici conseguenti l’emergenza sanitaria da Covid-19 e le relative misure di contenimento, che ha coinvolto tutto il settore.

Ricordiamo che il DM 33/2018 porterà alla revoca della quasi totalità degli agrofarmaci attualmente disponibili per l’uso hobbistico non appena sarà scaduto il periodo transitorio che – anche grazie all’impegno di Promogiardinaggio e Agrofarma-Federchimica in tandem con alcuni parlamentari, in primis il senatore Tariccoè stato spostato dal 2 maggio 2020 al 2 novembre 2021. I 18 mesi di proroga sono necessari per rivedere i criteri di valutazione dei prodotti in modo da avvicinare la normativa italiana a quelle europee, considerando che oggi l’ordinamento italiano risulta essere il più severo di tutto il continente, arrivando a vietare addirittura i prodotti consentiti in agricoltura biologica che nel resto d’Europa vengono promossi. Limiti che danneggiano sicuramente i tanti hobbisti italiani oltre che le imprese coinvolte nel settore, sia della produzione sia della distribuzione.

Interrogazione alla Commissione Salute del senatore Taricco

Di seguito riprendiamo il testo integrale dell’interrogazione del senatore Taricco e ricordiamo che prevede una risposta orale specifica da parte del Ministro della Salute.

“Premesso che:

  • sulla base di un’indagine svolta dalla società Nielsen nel 2011, dal titolo “La cura del verde: chi sono e come soddisfare gli amanti del giardinaggio”, e riconfermata nel 2017, si stima che il 54% delle famiglie italiane (13,3 milioni di famiglie) abbia la passione del verde e possiede piante in casa, in giardino o nell’orto di cui si prende cura regolarmente, e secondo una recente ricerca di Ixè per Coldiretti 6 italiani su 10 (esattamente il 62%) hanno l’hobby dell’agricoltura e del giardinaggio, in terreni privati o pubblici messi a disposizione dai Comuni. Tale percentuale è aumentata del 6% negli ultimi 5 anni, e sono persone appassionate di giardinaggio e di orticoltura, per i quali dedizione e pazienza per arrivare a dei risultati sono un modo per produrre beni di qualità per la vita propria e della famiglia, ma anche un modo per sentirsi in armonia e in connessione con la natura;
  • nella cura delle piante, il ricorso all’uso dei prodotti fitosanitari in Italia è già culturalmente considerato una sorta di ultima opzione, e conseguentemente il mercato degli agrofarmaci a uso hobbistico ha portato, nel 2019, a un giro d’affari con prezzi al consumatore di 57 milioni di euro (con una riduzione del 9% rispetto al 2016), e tutto il settore è ovviamente in gravi difficoltà a causa dall’attuale emergenza sanitaria ed economica;
  • il settore è cresciuto in questi anni anche in necessità di conoscenza e di informazione, orientando gli acquisti preferenzialmente verso negozi specializzati con personale addestrato, quali consorzi agrari, garden e vivai, proprio perché l’aspetto informativo nella vendita e nell’uso dei prodotti fitosanitari anche per hobbisti è stato ed è cruciale per orientare scelte e comportamenti.

Considerato che:

  • il decreto del Ministero della salute 22 gennaio 2018, n. 33, dando attuazione alla direttiva 2009/128/CE, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, ha disciplinato il “Regolamento sulle misure e sui requisiti dei prodotti fitosanitari per un uso sicuro da parte degli utilizzatori non professionali”;
  • da un’analisi di impatto risulterebbe che, stando ai criteri come attualmente previsti, circa il 95% dei prodotti attualmente impiegabili per uso non professionale (cosiddetti hobbistici) non possiederebbe i requisiti necessari per accedere alla fase di valutazione del rischio (non sarebbe addirittura consentito l’uso di alcuni prodotti impiegati in agricoltura biologica), e questo ovviamente comporterebbe un impatto fortissimo sul settore, permettendo la vendita di pochissimi dei prodotti attualmente presenti nel mercato, con una situazione ovviamente resa ancora più grave dal difficile momento che il settore, ed il Paese tutto, sta attraversando, ma soprattutto sarebbe grave la drastica riduzione di presidi messi a disposizione degli appassionati di giardinaggio e di orticoltura soprattutto nella fase di transizione tra il precedente quadro normativo e il nuovo che deve entrare in vigore;
  • proprio per avere la possibilità di risolvere tali criticità, modificando l’allegato tecnico, di cui al decreto ministeriale n. 33 del 2018, con l’articolo 55-ter, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, è stata prorogata la disciplina transitoria ivi prevista di 18 mesi, di tal che essa terminerà a dicembre 2021;
  • a dicembre dello scorso anno è stato individuato, in seno alla sezione consultiva per i fitosanitari nell’ambito della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della salute, un gruppo di lavoro per l’esame dei criteri di valutazione tecnica dei prodotti fitosanitari destinati agli utilizzatori non professionali (PFnP), nonché la conseguente modifica dei criteri menzionati;
  • è fondamentale, pur in una situazione oggettivamente complessa a causa della emergenza pandemica COVID-19, utilizzare i prossimi mesi per permettere al gruppo di lavoro menzionato di approfondire la questione ed approntare una proposta in tempi congrui, in modo da mettere in condizione il settore della produzione degli agrofarmaci ad uso hobbistico di poter riorientare la produzione alla luce del nuovo quadro normativo che verrà a delinearsi,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda assumere per mettere in condizione il gruppo di lavoro per la modifica dei criteri di valutazione tecnica dei prodotti fitosanitari destinati agli utilizzatori non professionali (PFnP), costituito in seno alla sezione consultiva per i fitosanitari nell’ambito della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della salute, di procedere speditamente con i propri lavori e con la conseguente modifica dei criteri, di cui all’allegato tecnico al decreto ministeriale n. 33 del 2018”.

Vi terremo informati appena il Ministro risponderà all’interrogazione, nella speranza che si tratti di un primo passo verso l’armonizzazione di un decreto che rischia di provocare danni a tutto il mercato del giardinaggio hobbistico e non solo a quello degli agrofarmaci.

A questo link potete trovare l’interrogazione nel sito del Senato.

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