La legge sul florovivaismo fa un passo avanti: approvata la delega al Governo

La legge sul florovivaismo, in discussione da ormai molti anni, ha fatto un passo in avanti: lo scorso 7 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge di delega al Governo in materia di florovivaismo.

Legge sul florovivaismo: approvata la delega al Governo

L’obiettivo politico di normare la filiera florovivaistica italiana non è nuovo: c’è un progetto di legge in discussione dal 2019, che ha già visto le consultazioni di oltre sessanta associazioni di categoria ed è già stato approvato in seconda lettura alla Camera. Su GreenRetail.it abbiamo seguito l’iter e in questo articolo trovate un’analisi del disegno di legge, che contiene anche il riconoscimento dei centri giardinaggio.

“L’obiettivo della delega – spiega il comunicato ufficiale – è quello di realizzare un quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualità e dell’utilizzo dei prodotti del settore florovivaistico e della filiera collegata. Si prevedono sia la necessità di una disciplina dell’articolazione della filiera che comprenda le attività agricole e quelle di supporto alla produzione sia una definizione puntuale dell’attività agricola florovivaistica. Al fine dell’individuazione delle misure di indirizzo del settore è previsto un coordinamento nazionale, con l’elaborazione, con cadenza quinquennale, di un Piano quale strumento programmatico e strategico per avviare azioni innovative per la comunicazione e la promozione dei prodotti, per la competitività e per lo sviluppo delle aziende florovivaistiche”.

Nella conferenza stampa che ha seguito il Consiglio del 7 giugno, il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha inoltre sottolineato che il florovivaismo è “un settore strategico per la nostra nazione: occupa il 54% della produzione agricola nazionale e fa dei numeri davvero importanti, con 100.000 addetti, 27.000 aziende e 2,5 miliardi di euro prodotto interno lordo registrato. Andiamo a normare dopo aver avuto un confronto molto significativo con le associazioni di settore e gli operatori della filiera (…), riuscendo a comporre un testo che è poco significativo in termini di numero di articoli ma molto significativo negli obiettivi che si pone. Che permetterà di avere un sistema di logistica strategico, di avere un’indicazione in termini di formazione, che qualifichi ancor meglio gli operatori del settore permettendogli di sviluppare quella qualità che in tutti i settori delle nostre produzioni emerge come elemento caratterizzante e fa dell’Italia la nazione della qualità e dell’eccellenza. Ci sono un’altra serie di provvedimenti riferibili che ovviamente verranno presi e diventeranno, attraverso la decretazione, fatti concreti, che prevedono la possibilità di utilizzare ancor meglio le linee di finanziamento previste sia nel Pnrr sia nelle altre voci di bilancio e di utilizzo dei fondi della Pac. Che avranno, nella interlocuzione con un settore finalmente normato in termini complessivi, un riferimento idoneo e diciamo più strutturato anche in termini di normativa di riferimento”.

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