Monitoraggio: cresce la Gds nel 2022, ma non vola

La rete della Gds nel 2022, grazie soprattutto ad alcune insegne particolarmente attive, ha fatto segnare una crescita, ma non molto significativa. Questo anche perché il confronto con il primo semestre 2021 è impietoso e il 2022 è stato inoltre caratterizzato dalle difficoltà di approvvigionamento, dall’inflazione e dall’inizio di un conflitto in Europa.

Non è semplice valutare l’andamento dei primi 6 mesi del 2022 dello sviluppo della rete di punti vendita legati ai gruppi della Distribuzione Organizzata e della Grande Distribu­zione Specializzata nel brico-garden.

L’andamento semestrale della Gds nel 2022 è in linea con le prestazioni fatte registra­re nel secondo semestre 2021 (+0,7% il numero dei negozi e +1% le metrature espositive), ma il con­fronto con i primi 6 mesi del 2021 è impietoso: al 30 giugno 2021 il saldo tra negozi aperti e “chiusi” (o usciti da progetti di affiliazio­ne) indicava +78.000 mq, mentre quest’anno è fermo a +25.000. Va però detto che per tutto il 2020 il mercato è rimasto praticamente fermo a causa dei lockdown e molti progetti sono stati semplicemente posticipati al 2021. Qui nasce la difficoltà di confrontare un “ecce­zionale” primo semestre 2021 con un “normale” e anzi non particolar­mente brillante 2022.

Al 30 giugno abbiamo rilevato la presenza di 1.212 punti vendita specializzati legati a 27 gruppi di­stributivi, pari a un aumento dello 0,7% semestrale (rispetto a fine 2021) e dell’1,3% annuale (con­frontato con il 30-6-2021). Le me­trature espositive totali hanno su­perato i 2,635 milioni di mq, con un incremento semestrale dell’1% e del 2% rispetto a giugno 2021.

Una particolarità del primo seme­stre 2022 è la ritrovata vitalità dei centri giardinaggio, che hanno fat­to registrare saldi di crescita simili ai centri bricolage.

Come è successo in passato, pre­cisiamo che questa analisi prende in considerazione (dal 1988) sol­tanto le insegne e i gruppi distri­butivi specializzati nel bricolage e nel giardinaggio con almeno 3 pun­ti vendita. La diminuzione dei punti vendita non deve far necessaria­mente pensare quindi a chiusure effettive, ma può celare l’interru­zione di un rapporto di franchising o affiliazione che non preclude per forza il proseguimento dell’attivi­tà. Allo stesso modo non tutte le “inaugurazioni” sono effettivamen­te negozi “nuovi”: può succedere per esempio che un imprenditore passi da un gruppo a un altro.

Gds nel 2022
Gds nel 2022

Le insegne della Gds nel 2022

I problemi di approvvigionamento, il conflitto iniziato a febbraio e l’im­pennata dell’inflazione non hanno certo aiutato lo sviluppo di nuovi punti vendita. Rispetto a un anno fa, il 30 giugno 2021, la maggior parte delle insegne non ha effet­tuato aperture e soltanto sei si sono distinte.

La catena Brico Ok ha un saldo di 4 negozi in più rispetto al primo se­mestre 2021, grazie alle aperture di Marsala (TP) in aprile, seguite a maggio da Altopascio (LU) e Tor­re del Lago (LU) e infine a giugno dall’inaugurazione del negozio di­retto di Romano di Lombardia (BG).

Anche Brico io è stata particolar­mente attiva nel 2022. Ha un saldo di “solo” 3 negozi in più rispetto al 30 giugno 2021, ma quest’anno ha inaugurato ben 5 nuove affiliazioni a Cocquio Trevisago, Daverio e Gag­giolo di Cantello (tutti in provincia di Varese), Arona (NO) e La Spezia.

Bricoman ha avviato un importante cambio d’immagine e progressiva­mente tutti i negozi diventeranno Tecnomat: è stato avviato il cam­bio d’insegna in Sardegna, Sicilia, Lombardia, Piemonte e Puglia. Il primo negozio di Elmas (CA) aper­to nel 2008 è stato spostato ad Assemini in una location molto più grande. Al suo posto dovrebbe nascere il primo garden center di Leroy Merlin. Il 29 giugno scorso è stato inaugurato il negozio Tecno­mat di Ravenna su oltre 9.000 mq di superficie espositiva. È il 29° del gruppo francese ed è il negozio più grande aperto nel 2022 in Italia.

Passando ai consorzi, segnaliamo la prestazione di Evoluzione Brico che negli ultimi 12 mesi ha aumen­tato la sua “rete” di 6 punti vendi­ta. Quattro inaugurati nel secondo semestre 2021 e due nel 2022: si tratta dei negozi di Taormina (ME) e Vittoria (RG).

Dulcis in fundo, nell’ultimo anno è cresciuto di 4 punti vendita an­che il consorzio Garden Team, composto da centri giardinaggio. Dopo l’ingresso del negozio Viri­dea presso Legnaia a Firenze, nel 2022 sono entrati nel consorzio il nuovo affiliato Floridea di Nervesa della Battaglia (TV), Flover ha rile­vato l’attività di Happyflor Garden di Modena e Viridea ha aperto il suo decimo negozio a Castene­dolo (BS) lo scorso marzo. Oggi Garden Team conta su una rete di 31 centri giardinaggio e circa 158.000 mq espositivi.

Gds nel 2022

2 negozi ogni 100.000 italiani

Il 61% dei negozi è ubicato nel nord: la percentuale è identica sia per il numero di store sia per i mq espositivi totali.

Nel 2022 è stata superata la so­glia dei 2,0 negozi ogni 100.000 abitanti a livello nazionale: a fine 2021 era 1,99. Sale a 4.357 mq la superficie espositiva media a disposizione di 100.000 abitanti: erano 4.315 nel 2021, 4.144 nel 2020 e 4.142 mq del 2019.

Il divario tra nord e sud si eviden­zia anche in questo caso: rispetto alla media nazionale di 4.357 mq ogni 100.000 abitanti, scendiamo a 2.249 mq nel sud e saliamo oltre 5.600 mq nelle macro aree del nord. Le regioni del centro sono invece alli­neate alla media nazionale.

Le regioni che hanno la maggio­re offerta sono il Friuli (9.479 mq ogni 100.000 abitanti) e il Trentino (6.956 mq), nel centro emerge l’Um­bria (6.372 mq) e nell’area sud+isole la Sardegna è nettamente in contro­tendenza con una media superiore a quella nazionale (4.628 mq).

Abbiamo inoltre registrato un leg­gero spostamento dei negozi all’in­terno delle città rispetto alla provin­cia. I negozi cittadini sono il 21% del totale (erano il 20% un anno fa) e hanno il 29% dei mq espositivi (era il 28%).

Gds nel 2022

La città con più punti vendita è Tre­viso: con 49 negozi ha superato Roma, che invece ha un saldo ne­gativo nel 2022. Grosseto dall’11e­sima posizione entra nella top ten a pari merito con Reggio Emilia con 25 negozi.

Milano è la terza città per punti ven­dita (40) ma è la prima per mq espo­sitivi (187.000), seguita da Roma (154.800) e Torino (111.500). An­che in questa classifica si distingue Treviso, che sorpassa Monza e sale al 9° posto.

Oltre a Roma e Grosseto, tra le città del centro Italia segnaliamo Firenze con 21 negozi (15°), Perugia (19°) e Latina (23°). Firenze è al 13° posto per i mq espositivi.

Nell’area sud+isole spiccano Co­senza con 13 negozi (30°), Caglia­ri (34°) e Catanzaro (35°). Le città del sud con la maggiore superficie espositiva si confermano invece Na­poli (20° per mq), seguita da Bari (22° e in crescita) e Catania (25°).

Cresce l’affiliazione nel nord-ovest e nel sud

I negozi “affiliati” (franchising, con­sorzi, unioni di commercianti, ecc.) rappresentano il 62% di questo uni­verso: un dato uguale a un anno fa, ma non omogeneamente distribuito. Nel nord-est sale al 76% mentre al nord-ovest scende al 43% (ma è in crescita rispetto al 42% di un anno fa), con le altre macro-aree vicine alla media nazionale.

Se spostiamo però l’attenzione sulle metrature espositive, le percentuali cambiano decisamente: a livello na­zionale solo il 36% è rappresentato da negozi affiliati mentre il 64% ap­partiene ai negozi “diretti”, cioè di proprietà del gruppo distributivo. In questo caso le medie delle macro-aree sono più omogenee: nel nord-est le affiliazioni occupano il 45% della superficie espositiva, nel cen­tro il 38%, nel sud il 41% e nel nord-ovest il 26%.

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